L’estrema pericolosità dell’incrocio di Osteria tra le strade provinciali di via Dismano (che collega Ravenna con Cesena) e di via Lunga (che collega l’entroterra sud-ovest di Ravenna con Mirabilandia e il litorale sud), strade soggette ad un traffico intenso, e soprattutto d’estate, è attestata dai suoi dati di sinistrosità, anche grave, finanche mortale, registrati dalla Polizia locale di Ravenna e dal 118. Tentativi di ridurla, sollecitati più volte dal locale Comitato cittadino, non hanno avuto alcun effetto risolutivo.
La sorpresa è arrivata a fine Quaresima, ma niente che faccia prevedere al funesto incrocio una sorte migliore. A sua breve distanza, venendo da Ravenna è stato installato un plinto destinato a sostenere un autovelox fisso 24 ore. Non è questa la soluzione richiesta e ripetutamente promessa.
In effetti, Lista per Ravenna, che ha portato sei volte in consiglio comunale, dal 31 gennaio 2020 al 13 luglio 2021, la richiesta di realizzarvi una rotonda salvavita, ricevette il 9 novembre 2020 dall’assessore comunale ai Lavori pubblici questa prima risposta: “La Provincia ha sviluppato un progetto di fattibilità che prevede una rotatoria eccentrica di diametro esterno di 35 metri con una previsione di costo di circa 200.000 euro. […] Si allega lo schema planimetrico del progetto effettuato dalla Provincia”.
Consapevoli che questo intervento avrebbe richiesto una convenzione tra la Provincia, proprietaria delle due strade, e il Comune, che ne è responsabile nei tratti interni ai propri centri abitati, ne sollecitammo più volte la definizione al sindaco, anche perché entrambi gli enti sono totalmente nelle sue mani politiche, essendo anche presidente della Provincia. Ma solo il 13 luglio 2021 l’assessore rispose così alla nostra nuova richiesta: “[…] le Province stanno cominciando in qualche modo a riprendere un discorso di pianificazione dei vari interventi. Questo di Osteria, per il quale è già stato fatto un progetto di fattibilità, è assolutamente da pianificare tra le infrastrutture da realizzare. Contiamo a breve di poter firmare un accordo […]”. Ci sono state di mezzo le elezioni, prima del Comune, poi della Provincia, poi dei Consigli territoriali, ma ora è spuntato invece l’autovelox, che potrebbe aver affossato la rotonda. Se così fosse, sarebbe solo una macchina mangiasoldi, incapace di risparmiare vite umane. Installato a 250 metri circa dall’incrocio, servirà a far sollevare qualche pedale destro delle auto quanto basta per non superare i 70 chilometri orari prescritti fuori del centro abitato, spingendolo però ben oltre immediatamente dopo, arrivando così all’incrocio a tutta birra. La visibilità degli arrivi laterali è largamente ostruita, specie dal tratto sinistro Si salvi chi può.
- La prima domanda che rivolgo al sindaco-presidente della Provincia è di conoscere quale sia la spesa, presumibilmente a carico della Provincia stessa, per l’installazione di questo autovelox: più di 150 metri di scavi per interrare i cavidotti e portare gli allacciamenti sul ciglio della carreggiata, un cantiere mobile con tanto di movieri, spese di installazione e di cartellonistica, costo di acquisto o noleggio dell’apparecchio, ecc. Forse non tanto meno dei 200 mila euro di costo (preannunciato) della rotonda.
- Ma la domanda cruciale è questa: si farà (e quando), o non si farà più, la rotonda salvavita sull’incrocio maledetto di Osteria?