Con un’interrogazione Marco Mastacchi (Rete civica) vuole sapere dall’esecutivo regionale “se siano stati definiti sistemi di monitoraggio efficaci per controllare che l’ambiente non ne esca danneggiato”. Il tema è quello “dell’utilizzo nel ravennate di navi rigassificatrici in grado di trasformare il gas naturale liquefatto”.
Il consigliere, nel rilevare che al largo del porto di Ravenna “è già presente un terminale marino pronto per il trasporto a terra del gas e l’immissione nella rete nazionale di distribuzione”, spiega però che questi impianti di rigassificazione “solitamente sono proposti nella configurazione a ‘circuito aperto’ e prevedono l’utilizzo dell’acqua di mare per il riscaldamento del gas liquefatto (con il rischio di un effetto di ‘sterilizzazione’ del mare). Per non impattare sull’ambiente acquatico servirebbe invece un impianto a ‘circuito chiuso’, che però produce un consumo energetico maggiore”.
Per scongiurare danni all’ambiente marino Mastacchi sollecita quindi la Regione Emilia-Romagna “ad acconsentire all’utilizzo di impianti di rigassificazione esclusivamente a ‘circuito chiuso’”.