Revocati gli arresti domiciliari per Mauro Passarini, il medico ravennate al centro dell’inchiesta sui green pass falsi, con un ambulatorio a Marina di Ravenna e uno a Ravenna.
La notizia appare oggi sul Corriere di Romagna e su Il Resto del Carlino in edicola.
Nell’ultimo interrogatorio, Passarini, difeso dall’avvocato Carlo Benini, ha confermato la propria versione dei fatti, ribandendo di non aver ottenuto pagamenti a fronte delle false somministrazioni di vaccino contro il coronavirus.
L’uomo dovrà rispondere anche di diverse dosi di vaccino non utilizzate e danneggiate, conservate fuori dal frigorifero.
Decine le persone indagate che si sarebbero rivolte al medico per ottenere il green pass a fronte di una falsa vaccinazione, fra questi anche medici, infermieri e esponenti delle forze dell’ordine, oltre a persone residenti fuori Ravenna.
190 attualmente i green pass sotto sequestro. 294 le persone registrate come vaccinate, un numero molto superiore rispetto alla media di molti colleghi.