La Flc Cgil di Ravenna ha deciso di avviare una vertenza legale per garantire a tutti i precari il beneficio della “carta docente”, che fino ad ora è stato riconosciuto soltanto ai docenti di ruolo, “creando una palese iniquità di trattamento. Non può essere la durata di un contratto a discriminare i lavoratori e negare loro il diritto alla formazione e all’aggiornamento professionale” secondo il sindacato.
La decisione della Flc Cgil di Ravenna giunge in seguito alla recente sentenza (n.1842/2022) del Consiglio di Stato che ha stabilito che il personale precario ha diritto alla “carta docente”, ovvero al beneficio economico di 500 euro a supporto della formazione e l’aggiornamento di cui già fruiscono i docenti di ruolo.
“La sentenza riconosce quanto da sempre denunciato e sostenuto dalla Flc Cgil, anche nelle aule giudiziarie. Il Consiglio di Stato ha finalmente cambiato il proprio orientamento, rispetto alle prime decisioni che erano andate in direzione opposta”.
“La Flc Cgil intende garantire il personale della scuola, che in tutti questi anni si è visto negare ingiustamente la card docente, attraverso azioni giudiziarie da intraprendere dinanzi al giudice del lavoro”.
La campagna vertenziale, al momento, riguarda il personale docente precario dato che la sentenza del Consiglio di Stato si è espressa solo su tale categoria di lavoratori.
Però: “La Flc Cgil sta raccogliendo le adesioni del personale Ata al fine di predisporre un ricorso anche per questa tipologia di lavoratori che, troppe volte, viene dimenticata da chi ci governa, come se fossero lavoratori di serie B. Chiunque fosse interessato ad aderire alla class action promossa dalla Flc Cgil di Ravenna, può rivolgersi agli uffici delle Camere del lavoro del territorio di Ravenna”.