Pomodori precoci, piselli, rape, indivie e piante officinali. Nell’Orto inclusivo, presentato questa mattina nell’aula magna del Liceo di Lugo, sono stati piantati ortaggi che riescono a concludere il loro ciclo entro l’anno scolastico, in modo che gli studenti possano raccogliere i frutti del loro lavoro.
L’area, interna al Liceo, è di circa 24 metri quadri ed è stata allestita grazie all’intervento di un perito agrario. L’orto è stato pensato anche come progetto per favorire l’inclusività degli studenti disabili che hanno collaborato usando gli attrezzi e piantando semi e piante officinali nei cassoni.
Un’attività “altamente formativa elaborata con un occhio agli obiettivi dell’agenda 2030” come ha spiegato il dirigenteGiancarlo Frassineti durante la presentazione.
L’Orto inclusivo è stato realizzato in stretta collaborazione con il Comune e grazie al sostegno del Rotary Club di Lugo che ha contribuito per la parte economica.
Questa mattina erano presenti il vice sindacoPasquale Montalti, l’assessore alla Scuola Luigi Pezzi per cui l’orto significa “investire in una nuova opportunità didattica che ha due importanti chiavi interpretative: il rispetto – per sé stessi e per l’ambiente – e una nuova educazione al tempo”, e l’assessora all’Ambiente Maria Pia Galletti per cui questa è “un’esperienza importante perché riunisce interessi diversi: didattici, ambientali, dell’inclusività e dell’esperienza”.
Deanna Geminiani, la docente referente del progetto ha sottolineato “l’incontro tra generazioni che questo orto rappresenta perché gli studenti hanno incontrato i pensionati che gestiscono gli orti del Comune” e ha sintetizzato questo percorso con l’efficace immagine del “Liceo che mette le mani nella terra”.
Per la realizzazione dell’Orto inclusivo sono state coinvolte quattro classi del Liceo, dalla prima alla quarta.