Il Decreto Legge in via di emanazione da parte del Governo contenente misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina è un primo passo nella direzione giusta per cercare di ridurre le gravissime ripercussioni che l’aumento indiscriminato e ingiustificato dei carburanti avrà sulla tenuta economica delle imprese agricole italiane e del nostro territorio.
La COPAGRI di Ravenna ritiene che la previsione di un credito d’imposta pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto di carburante limitata al primo trimestre sia una misura che va nella giusta direzione ma ancora largamente insufficiente per ridurre i costi esorbitanti a cui stanno andando incontro le imprese agricole.
Le lavorazioni agricole nel periodo primaverile, soprattutto legate alle necessità di irrigare le colture appena seminate, stante anche la persistente siccità che sta colpendo il nostro territorio, sono necessarie e non rinviabili pena il rischio di compromettere i già traballanti bilanci delle aziende falcidiati da due anni consecutivi di gelate.
La COPAGRI di Ravenna inoltre ritiene che, oltre a prolungare almeno fino a giugno la copertura dei provvedimenti già decisi con il citato Decreto Legge, sia necessario che il Governo metta in campo una strategia di medio-lungo periodo per porre al riparo il nostro paese e la nostra agricoltura dal rischio speculativo legato agli esorbitanti aumenti delle materie prime utili all’agricoltura e dei carburanti.