La Giunta indichi “quali siano le tempistiche di inaugurazione e apertura alla fruizione pubblica del nuovo Corridoio di collegamento naturalistico ciclopedonale Ravenna-Comacchio”. E’ un tratto che collega la costa comacchiese, in provincia di Ferrara, con l’argine del Reno, in provincia di Ravenna.
La domanda è posta alla Regione da Marco Fabbri (Partito democratico) in un’interrogazione in cui ricorda come il 1° marzo l’Ente Parco aveva emesso una determina nella quale attestava, con l’ultimazione del tappetino, la conclusione dei lavori del collegamento ciclopedonale Ravenna-Comacchio”.
Nelle scorse settimane, però, il Ministero, dopo un incontro con le Regioni, ha rivisto il piano tecnico di fattibilità della Ciclovia Adriatica (i cantieri non sono ancora partiti) modificando il tracciato e, continua il consigliere dem, “il tragitto principale di collegamento della stessa ciclovia Adriatica pare essere stato deviato proprio sull’argine Furlana, in quanto il tragitto originario passante dall’anello delle Valli di Comacchio e dall’argine Agosta è stato bocciato per ragioni paesaggistiche e di economicità”.
Fabbri scrive che l’apertura di quella ciclabile “risulta fondamentale per competere nel mercato turistico in cui le destinazioni con caratteristiche naturalistiche e di ampi spazi a contatto con la natura vengono premiate dalla scelta dei visitatori”.