“Nei giorni scorsi, il Consiglio comunale ha affrontato la discussione sul bilancio di previsione: un momento istituzionale importante, ma che – a causa dell’uscita dall’aula da parte dell’opposizione – ha avuto un impatto mediatico meno incentrato sui temi affrontati e più sulla cronaca spicciola.
Occorre invece, a nostro avviso, puntualizzare almeno alcuni punti significativi. In premessa, va detto che la discussione è avvenuta in un contesto particolare, caratterizzato da tre elementi straordinari che hanno avuto o avranno ricadute pesanti e dirette sulle risorse a disposizione del nostro Comune.
In primis la pandemia, che ha creato una flessione generale dei consumi e di una riduzione dell’occupazione, mentre il recente disimpegno del Governo Centrale nelle misure di sostegno alle Autonomie Locali (dopo due anni) causa uno squilibrio nella parte corrente del nostro bilancio per oltre 5 milioni di euro.
In secondo luogo, l’esaurimento della riscossione delle quote pregresse Imu sulle piattaforme, per cui a fronte degli oltre 17 milioni di euro riscossi fino allo scorso anno, Ravenna si troverà ad incassarne poco meno di 5.
Infine, inevitabilmente, il rincaro dei costi delle utenze: le dinamiche legate ai mercati di approvvigionamento dell’energia hanno impattato anche sui costi a carico del Comune, con scenari forse anche peggiori nell’immediato futuro.
Il primo bilancio di previsione del secondo mandato del sindaco De Pascale si apre quindi con elementi critici che condizionano in maniera importante la capacità di spesa del nostro Comune, elementi che devono essere considerati in relazione ad ulteriori spunti di riflessione: la necessità che il flusso di dividendi dalla Holding non subisca una flessione nei prossimi anni; la sostenibilità del piano degli investimenti, per non incorrere in pesanti indebitamenti che ridurrebbero ulteriormente i margini di manovra nella parte corrente; la possibilità, attraverso i prossimi assestamenti di bilancio, di riorientare le risorse verso i settori maggiormente in sofferenza.
Le incertezze che caratterizzano questo periodo non devono però costringere la maggioranza di centrosinistra a ridefinire le priorità nel Governo della città. Il programma di mandato della nostra coalizione riconosce nella tenuta del patto sociale il faro che guida le scelte dell’Amministrazione. Investire risorse nella scuola, nei servizi sociali, nella cultura, nelle politiche per i diritti e per la transizione ecologica significa mantenere l’impegno con i cittadini che hanno sostenuto la coalizione di centrosinistra, e significa soprattutto difendere l’idea che una comunità capace di affrontare le sfide della sostenibilità e della giustizia sociale, senza lasciare indietro nessuno, è una comunità più forte, più coesa e più democratica.”