Si è messa in moto anche in Bassa Romagna la macchina della solidarietà per sostenere le persone che stanno già arrivando e che arriveranno dall’Ucraina nelle prossime settimane.
Il Servizio sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha lanciato un modulo per raccogliere le prime disponibilità di accoglienza e fornitura di beni di prima necessità.
L’iniziativa si aggiunge all’attività di raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia-Romagna e alla raccolta di beni materiali da inviare in Ucraina, coordinata dalla Caritas diocesana di Lugo.
Sono state più di novanta in pochi giorni le disponibilità ricevute da parte di privati cittadini e associazioni che operano nel campo della solidarietà e non solo. Moltissime le offerte di beni di prima necessità (lenzuola, coperte, vestiti, prodotti per l’igiene personale) e trasporto all’interno dei Comuni o verso Ravenna per espletare esigenze burocratiche; oltre sessanta le disponibilità di alloggio segnalate, per un totale di oltre 150 posti letto messi a disposizione presso famiglie bassoromagnole in una sola settimana di sondaggio.
«Le persone che hanno già raggiunto parenti e amici nei nostri Comuni sono oltre un centinaio – racconta Luca Piovaccari, sindaco referente per le Politiche sociali della Bassa Romagna – e attualmente quasi tutte hanno trovato sistemazione presso le reti familiari con cui erano in contatto o presso famiglie volontarie. Ma le numerosissime dichiarazioni di disponibilità per posti letto e beni di prima necessità ci permetterà di essere in grado di affrontare rapidamente le esigenze di accoglienza, mettendo in condizioni i nostri servizi sociali di rispondere immediatamente alle richieste di aiuto che si presenteranno. Non siamo in grado di prevedere al momento quale sarà lo sviluppo della situazione attuale, né quale sarà l’impatto degli arrivi di rifugiati sui nostri territori; quel che è certo è che vogliamo essere preparati a dare il nostro contributo in una di quelle che si prefigura essere una delle più gravi crisi umanitarie degli ultimi anni. Il cuore grande dei cittadini della Bassa Romagna si dimostra ancora una volta alla prova dei fatti».
Le Prefetture si sono attivate per la predisposizione di centri di accoglienza organizzati: il primo è già attivo a Bagnacavallo, nel frattempo i Comuni stanno operando in stretto raccordo con i commissariati e le autorità sanitarie locali per avviare tutte le procedure corrette per l’accoglienza, compresa l’attività di screening e vaccinazioni per il Covid.