Una decisione che il gestore ha proposto all’Amministrazione Comunale partendo da dati precisi: ogni giorno vengono utilizzati 1000 metri cubi di gas metano che in questo momento costa al gestore 2500 euro al giorno, la cifra è ovviamente suscettibile di aumenti viste le oscillazioni del costo dell’energia.
Per comprendere meglio la differenza, lo scorso anno un giorno di apertura in questa stagione costava al gestore dal punto di vista energetico 600 euro al giorno anziché i circa 2500 di oggi.
A questo si aggiungono anche le spese dell’energia elettrica, che ha avuto rincari simili a quelli del gas, e delle altre materie prime tutte soggette a notevolissimi aumenti.
Saranno sospese solo le attività della piscina mentre il resto degli impianti sportivi saranno aperti. La società di gestione, e le società che organizzano le attività si sono impegnate a garantire agli abbonati il mantenimento dei servizi acquistati prolungando la durata dell’abbonamento oppure rimborsando o scontando la differenza in casi di impossibilità.
“E’ una scelta drastica ma riteniamo che in questo momento sia l’unica possibile – spiega il vice sindaco Pasquale Montalti – . È una situazione particolarmente complessa anche per gli enti locali. Per chiarire meglio la situazione, il nostro Comune ha speso nei primi cinquanta giorni dell’anno un terzo delle risorse destinate alle spese energetiche. In questo scenario, nel quale vanno garantiti i servizi essenziali a partire dalle scuole e dagli asili, sospendere per due settimane l’attività della piscina diventa il male minore”.
“Vogliamo rassicurare i cittadini e gli utenti:questo è un gesto che riteniamo indispensabile ma che non vorremmo fare. In questo momento è davvero impossibile resistere a queste condizioni, tant’è che le stesse società di venditadel gas stanno scrivendo ai clienti avvisando della insostenibilità per il nostro tessuto economico della situazione attuale –afferma Davide Gilli, presidente di Sport Ravennate –intendiamo riprendere al più presto e con maggiore voglia”.
Sia l’Amministrazione Comunale che Sport Ravennate intendono, con questa scelta, inviare un messaggio forte al Governo ed allei stituzioni deputate al controllo dei costi energetici: gli impianti sportivi energivori hanno necessità di attenzione specifica, serve un piano preciso per un comparto che rischia seriamente la chiusura e non bastano gli interventi spot inseriti negli ultimi decreti, rivolti per altro solo ad una categoria di gestori e non a tutti gli impianti pubblici che invece soffrono questa situazione.
Anche Uisp Ravenna – Lugo esprime condivisione per questa sofferta decisione attraverso il presidente Gabriele Tagliati.
“Comprendiamo che la situazione sia difficile anche perché iniziavamo a registrare un ritorno di fiducia nella gente dopo due anni di stop e riprese mai partite realmente. Nella sua tragicità siamo anche consapevoli che ci siano servizi alla cittadinanza che debbano avere un’assoluta priorità. Ci auguriamo che in questo periodo di fermo, che dovrà essere comunque il più breve possibile, si trovino idee e risorse per garantire che si possa continuare ad offrire lo stesso servizio di promozione sportiva che la cittadinanza di Lugo necessita”.