L’altro ieri 7 marzo, tramite l’assessore alle società partecipate Costantini, ho ricevuto da Azimut spa, gestore della camera mortuaria di Ravenna, questa buona notizia: ‘Facciamo seguito a nostra missiva del 7 febbraio, in cui venivano forniti elementi scritti di risposta allinterrogazione consigliare presentata dal Consigliere Alvaro Ancisi, per comunicare che la manutenzione dei coperchi refrigeranti esteticamente difettosi è stata completata, come da foto sotto riportate.
Appena il 1° febbraio avevo ripreso ed esposto al sindaco la rimostranza di un concittadino che, essendo defunto suo padre, aveva constatato con amarezza, presso la camera mortuaria, lo stato a dir poco impresentabile in cui versano i frigoriferi posti sopra le bare per la conservazione delle salme, presentando scorticature in varie parti, pezzi di legno mancanti, maniglie di sollevamento rotte e prive di pomello al loro punto di congiunzione col manufatto. Osservando che, in un momento difficile come la perdita di una persona cara, ci vorrebbero un po più di decoro e sensibilità, aveva aggiunto alcune foto, tra cui le seguenti.
L’interrogazione riguardava anche altri aspetti, ma su questo, in particolare, l’assessore riferì l’8 febbraio in Consiglio, da parte di Azimut, il riconoscimento dei problemi di vetustà e conseguenti manutenzioni dei frigo copribara, con l’assicurazione che si sarebbe provveduto a rimediarli. Il concittadino di cui sopra, avendo ascoltato il dibattito su facebook, mi aveva poi scritto in privato: Vorrei vedere i frigoriferi dopo la ristrutturazione come saranno.
Dalle foto, il lavoro più urgente appare che sia stato compiuto bonificando i coperchi refrigeranti, e ripristinando così la dignità e il rispetto dovuti ai defunti esposti alle visite. Torno con l’occasione a raccomandare che in futuro Azimut si orienti a sostituire questi manufatti, man mano che essi stessi giungeranno a fine vita, coi più moderni sistemi refrigeranti posti sotto la bara, i quali, lasciandola aperta, fanno sì che l’estinto resti sempre visibile e scoperto, non più racchiuso come in un sarcofago.