Due imprenditori in carcere, uno ravennate e un sequestro preventivo di 3 milioni nei confronti di tre imprese.
A seguito di un indagine dei Carabinieri del Reparto Operativo del Nucleo Investigativo di Forlì e dalla Guardia di Finanza con le ipotesi di reato di truffa aggravata, calunnia, appropriazione indebita, autoriciclaggio, riciclaggio ed esercizio abusivo di attività finanziaria, è arrivata anche ordinanza firmata dal giudice a carico degli imprenditori e delle tre imprese coinvolte, una delle quali ravennate.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’imprenditore della concessionaria avrebbe messo in atto un “sistema fraudolento” attraverso la sistematica presentazione allo sconto bancario di fatture per vendite di automezzi pesanti mai compiute dall’impresa.
Sono circa quindici gli istituti di credito coinvolti, che avrebbero erogato anticipi per un totale di 58 milioni di euro sulla base di false fatture emesse per operazioni fittizie per un valore di circa 63 milioni di euro.