Si aggiungono ai 43 milioni di euro stanziati finora, che hanno finanziato oltre 150 interventi in altrettanti Comuni, per un investimento complessivo generato superiore ai 100 milioni. Il provvedimento della Giunta approvato anche in Assemblea legislativa. Presto pubblicato un ‘Avviso per le manifestazioni di interesse’ che permetterà agli enti locali di candidare i propri progetti al sostegno regionale. Corsia preferenziale per i piccoli Comuni, quelli nati da fusioni e le Unioni
Bologna – Impiantistica sportiva, l’impegno continua. La Regione Emilia-Romagna rilancia l’investimento per consentire agli Enti locali di mettere mano ai propri spazi e strutture sportive, per renderli più sicuri e più funzionali alle esigenze di chi fa sport, a tutti i livelli, a partire da quello di base e dall’attività motoria. E lo fa mettendo a disposizione altri 5,7 milioni di euro per realizzare, entro quest’anno, gli interventi.
Nelle scorse settimane, la Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha approvato un’integrazione al Programma regionale speciale di investimento dedicato alla cultura sportiva, all’impiantistica e alle attività del tempo libero, nell’ambito delle azioni relative alle politiche per lo sport, attività di raccordo coordinata dal capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta, Giammaria Manghi.
Un’estensione del Piano regionale per l’impiantistica sportiva, che finora ha visto lo stanziamento da parte della Regione di oltre 43 milioni di euro, che hanno sostenuto 150 interventi in altrettanti Comuni (un’opera in ciascuno) per ristrutturare palestre, piscine, palazzetti, campi da gioco, poste di atletica, spazi multifunzionali, o la costruzione di nuove strutture, generando un investimento complessivo di oltre 100 milioni di euro.
Per rendere operativo e disponibile il nuovo stanziamento deciso dalla Giunta – oggi approvato anche dall’Assemblea legislativa – sarà a breve pubblicato un ‘Avviso per le manifestazioni di interesse’, in modo tale che gli Enti locali possano candidare i propri progetti al finanziamento regionale.
“Ne siamo convinti e lo dimostriamo nei fatti: mettiamo a disposizione nuovi fondi per garantire a tutti il diritto a svolgere attività motoria e sportiva e ai Comuni la possibilità di migliorare e innovare le proprie strutture- spiega Bonaccini -. Abbiamo fatto dello sport una priorità: da quello di base agli eventi nazionali e internazionali strumento di valorizzazione del territorio e attrattività turistica, passando per i progetti nelle scuole e il sostegno alle associazioni e società sportive, in stretto collegamento con Federazioni e Coni. Estendiamo un Piano regionale che ci sta permettendo di avere sempre di più impianti belli, sicuri e funzionali, a disposizione dei giovani e delle comunità locali. Lo sport non è solo agonismo, perché fare sport vuol dire riappropriarsi di una dimensione sociale alla quale abbiamo dovuto in gran parte rinunciare nel corso della pandemia. Adesso- chiude Bonaccini-, anche se non dobbiamo abbassare la guardia, è davvero necessario fare quanto è possibile per ripartire, anche in settore fondamentale come lo sport, che vede impegnati tantissimi volontari a beneficio soprattutto di ragazzi e famiglie”.
Il bando in sintesi
Gli interventi dovranno riguardare l’ammodernamento, la sicurezza e la riqualificazione di impianti e attrezzature sportive, estendendone la valenza a una comunità più ampia di quella comunale.
Gli investimenti sostenuti dalla Regione saranno distribuiti con omogeneità tra le province emiliano-romagnole. Sarà richiesta una soglia minima di contributo locale, non superiore al 5% per i comuni sotto i 10 mila abitanti, del 10% per quelli maggiori: il contributo regionale sarà proporzionale al costo massimo di investimento, ma non superiore ai 300 mila euro.
Sarà data priorità ai beneficiari, che presenteranno una sola richiesta di contributo, i cui interventi abbiano già la disponibilità del progetto di fattibilità tecnico/economica al momento della domanda.
Corsia preferenziale per le richieste provenienti dai Comuni sotto i 15 mila abitanti, per quelli derivanti da fusione amministrativa e quelli per i quali l’Unione dei Comuni abbia espresso con proprio atto l’importanza della struttura sportiva per l’intero ambito locale.