Volontari al lavoro in più punti di raccolta sul territorio della provincia di Ravenna per inviare aiuti alla popolazione Ucraina sotto attacco dell’esercito Russo. Diverse le realtà che si sono organizzate. Nella giornata di giovedì un gruppo di imprenditori romagnoli invierà aiuti al confine con la Polonia mediante una serie di autobus che poi torneranno in Italia pieni di famiglie in fuga. Uno dei tanti centri di raccolta aiuti a Ravenna è a Santa Teresa, organizzato dalla Caritas, punto di raccolta viveri, vestiti e farmaci, aperto il martedì, il mercoledì e il giovedì dalle 9 alle 11. Ogni settimana i volontari riescono a riempire un furgone e tutto il materiale viene consegnato alla comunità ucraina ravennate che poi si occuperà di inviarlo nell’est Europa. Nel frattempo sono 240 i profughi che hanno trovato ospitalità in provincia di Ravenna. Oltre all’asilo, sarà necessario garantire scuola, per bambini e giovani, e inclusione. Già attivato il sistema di presa in carico del servizio sanitario. Secondo le stime della Prefettura potrebbero essere diverse migliaia le persone che dovrebbero raggiungere Ravenna se la guerra dovesse continuare nei prossimi mesi. Per questo motivo continua la ricognizione di posti letto da parte delle varie realtà associative.