E’ il giorno delle difese al processo per l’omicidio di Ilenia Fabbri. Dopo le requisitorie del pubblico ministero e delle parti civili a prendere parola nell’aula del tribunale di Ravenna sono l’avvocato Marco Gramiacci, legale difensore di Pierluigi Barbieri, e l’avvocato Francesco Furnari, legale difensore di Claudio Nanni. Il primo per il proprio assistito chiede le attenuanti generiche. Non l’ergastolo come chiesto dall’accusa, ma 21 anni, per la piena collaborazione con le indagini, l’atteggiamento nel processo, il vissuto caratterizzato da pesanti violenze familiari, il carattere fragile certificato. Un uomo, secondo la difesa, che non avrebbe compiuto l’omicidio se avesse saputo i reali rapporti fra i due ex coniugi. Poi è stato il turno dell’avvocato Furnari che per Nanni ha chiesto l’assoluzione (assoluzione dall’omicidio aggravato o, in subordine, la derubricazione in tentata estorsione o ancora, in subordine, di rimodulare la pena) di fronte ad un processo fin da subito soprattutto mediatico, fatto di testimoni ostili prodotti dall’accusa, basato su quelle che sono state giudicate dalla difesa lacune investigative, senza riscontri tecnici alle parole di Barbieri col quale c’era un accordo che però non prevedeva l’omicidio.