Alta la tensione in tutto il mondo per la guerra oramai iniziata. E’ grande è la preoccupazione dei cittadini ucraini che vivono nel nostro territorio.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è iniziata. Alle 4 del mattino italiane, Vladimir Putin ha lanciato quella che ha definito ‘un’operazione militare speciale’ in Ucraina, che col passare dei minuti si è rivelata un attacco totale.
È stato lo stesso presidente russo ad annunciarla in un discorso in tv, dopo lunghe ore in cui gli ultimi tentativi diplomatici per evitare il conflitto erano falliti.
E’ questo l’inizio, e la materializzazione delle preoccupazioni finora raccontate dai tanti cittadini ucraini che vivono nel nostro territorio.
Gli ucraini sono la terza comunità più grande presente nel nostro territorio (dopo i rumeni e gli albanesi), costituendo quasi il 5% degli stranieri residenti, precisamente sono 2.140 cittadini che da anni risiedono nel ravennate, dove hanno scelto di costruire una vita.
Ovviamente tutti hanno dei famigliari, parenti, amici che sono direttamente esposti a questo conflitto.
La preoccupazione iniziale, che ha accompagnato da settimane questa comunità era il rischio di una guerra.
Come ci racconta Irina, che vive a Ravenna da 15 anni, ma ha la sua famiglia (sorelle e fratelli) che vivono proprio nella regione di Donbass, epicentro iniziale del conflitto.
“Abbiamo mandato soldi e viveri fino a pochi giorni fa, con l’autobus che facevano la linea dall’Italia verso L’Ucraina, – spiega Irina, – ma oramai la preoccupazione è più alta, perchè siamo quasi impossibilitati ad aiutarli.”
Tante le incertezze per i giovani. “Vogliamo che lasciano il paese, – dice Irina, – io ho due nipoti giovani, ed la mia più grande paura è che li prendono per combattere nell’esercito.”
Irina è solo una dei 2.140 cittadini ucraini che l’ansia della guerra la sentono sulla propria pelle, collegandola alla sicurezza dei propri cari, e normalmente questo non ci lascia indifferenti, essendo noi concittadini da tempo.