A partire da oggi, lunedì 21 febbraio, è possibile presentare domanda sia per la rinegoziazione dei canoni di locazione, come deliberato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma regionale per la concessione di contributi dedicati, sia per ottenere contributi a causa di morosità incolpevole.
Queste misure – afferma l’assessore alla Casa Gianandrea Baroncini – vanno nella direzione di sostenere le famiglie nelle spese per l’affitto e allo stesso tempo di consentire ai proprietari di rinegoziare i contratti di affitto residenziale, avvalendosi delle risorse messe a disposizione dalla Regione Emilia Romagna. Vi sono ancora molte famiglie che risentono pesantemente della crisi conseguente alla pandemia e la spesa per l’affitto continua ad essere una voce di uscita importante del bilancio familiare. Contando su queste risorse, peraltro previste in continuità, e su altre forme di sostegno che la Regione sta mettendo in campo per il sostegno all’abitare, l’Amministrazione è certa di offrire un valido aiuto alle famiglie più fragili, consapevole che il tema della casa e dell’emergenza abitativa rappresenti un punto fondamentale nel sistema integrato di aiuti attivati dai competenti servizi sociali territoriali.
La domanda per la rinegoziazione può essere presentata all’Ufficio Casa del Comune, in viale Farini 26; per chiarimenti e ulteriori informazioni è disponibile il numero 0544.210156, dal lunedì al venerdì, dalle 11.30 alle 13.30; inoltre al Servizio Sociale Associato in via D’Azeglio 2 – il giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17 – tel. 0544.482355.
Il contributo è erogato una tantum al locatore. La rinegoziazione prevede la riduzione dell’importo del canone di locazione libero o concordato oppure la modifica della tipologia contrattuale da libero a concordato per aiutare le famiglie con Isee fino a 35.000 euro a fronteggiare le difficoltà nel pagamento del canone. Sono esclusi dai contributi legati alla rinegoziazione coloro che hanno già usufruito nello stesso anno di un contributo del “Fondo per l’emergenza abitativa” o di un contributo del Fondo per la “morosità incolpevole” e coloro che sono assegnatari di un alloggio di Edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un ulteriore beneficio in materia di agevolazioni sul tema dell’abitare, oltre a quelli già in corso relativi alla concessione di contributi per il pagamento dell’affitto e contributi a fondo perduto in favore di inquilini residenti colpiti dalla crisi economica al fine di evitare lo sfratto.
Morosità incolpevole
Fino al 31 dicembre 2022 si può presentare domanda per ottenere il contributo finalizzato a sanare la morosità incolpevole, ossia la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento dell’affitto per la perdita del lavoro o per la consistente riduzione del reddito familiare. La perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale possono essere dovute a diverse cause elencate nel bando tra cui rientrano perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave; infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali. Il richiedente deve dimostrare la perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare nei 2 anni precedenti la data di presentazione della domanda.
I contributi sono destinati a inquilini nei cui confronti sia stato emesso un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per convalida per sanare la morosità incolpevole e contestuale rinuncia del proprietario all’esecuzione del provvedimento di rilascio; inquilini sfrattati o soggetti ad un provvedimento esecutivo di rilascio per ristorare la proprietà dei canoni corrispondenti alle mensilità di differimento necessarie per trovare un’adeguata soluzione abitativa; inquilini sfrattati o soggetti a un provvedimento esecutivo di rilascio per morosità incolpevole, la cui ridotta capacità economica non consenta il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di locazione; inquilini sfrattati che abbiano sottoscritto o debbano sottoscrivere un nuovo contratto a canone concordato.
Tra i beneficiari rientrano anche gli inquilini che, pur non essendo destinatari di provvedimenti esecutivi di sfratto, presentino una autocertificazione nella quale dichiarino di aver subìto, in ragione dell’emergenza Covid-19, una perdita del proprio reddito ai fini IRPEF superiore al 25% certificata attraverso Isee corrente o, in alternativa, mediante il confronto tra l’imponibile complessivo derivante dalle dichiarazioni fiscali 2021/2020 3 che non dispongano di sufficiente liquidità per far fronte al pagamento del canone di locazione e/o agli oneri accessori.
Possono presentare richiesta di contributo gli inquilini morosi incolpevoli residenti nel Comune di Ravenna che alla data di presentazione della domanda siano in possesso dei seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana, di un Paese dell’UE, ovvero per i cittadini extra UE possesso di un regolare titolo di soggiorno. Nel caso di permesso di soggiorno scaduto è ammissibile la domanda di contributo qualora sia stata fatta domanda di rinnovo;
b) presenza di un atto di intimazione di sfratto per morosità incolpevole con richiesta di convalida oppure di un provvedimento esecutivo di rilascio per morosità oppure essere stato sfrattato oppure nuovo contratto di locazione da sottoscrivere a canone concordato. Possono accedere al beneficio anche gli assegnatari di alloggio di proprietà comunale destinatari di un provvedimento di sfratto in corso, qualora ricorrano le condizioni che definiscono la morosità incolpevole;
c) titolarità di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato e residenza nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9);
d) non essere titolare (requisito richiesto a tutti i componenti del nucleo familiare) di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio ad uso abitativo sito nella provincia di Ravenna, di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare;
e) reddito ISE non superiore ad € 35.000,00 o valore ISEE non superiore ad € 26.000,00 (derivante da regolare attività lavorativa).
Tra i criteri preferenziali la presenza di persone ultrasettantenni, di minori, di persone con invalidità accertata per almeno il 74%, di persone in carico, da almeno 6 mesi dalla data di presentazione della domanda, ai servizi sociali o dell’azienda sanitaria locale per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.
È definito un tetto massimo di contributo concedibile per sanare la morosità incolpevole accertata che non può superare l’importo di 8 mila euro.
Le domande, da presentare entro la data suindicata, devono essere compilate unicamente sui moduli predisposti dal Comune e presentate personalmente dall’interessato o da un suo delegato negli orari di apertura al pubblico allo Sportello unico polifunzionale, in viale Berlinguer 68 o nelle sedi degli uffici decentrati.