Mercoledì scorso, nella pialassa Baiona, zona di Marina Romea, un pescatore regolare abilitato alla raccolta delle vongole, tornando, dopo un pomeriggio di lavoro, all’auto parcheggiata nei pressi, l’ha trovata deturpata e rovinata da un secchio di vernice rovesciatole addosso e dal parabrezza demolito. Era ancora giorno, a dimostrazione dell’impudenza e della pretesa di impunità con cui agiscono clan di pescatori abusivi provenienti da fuori Ravenna, dediti a raccogliere il novellame delle vongole. Compiono queste razzie con le vietatissime idrorasche, ricavandone altissimi introiti tramite la vendita ad allevamenti spregiudicati. Quel pescatore, che conosco bene, mi ha riferito come aggressioni dei genere siano capitate spesso, e non solo a lui, ad opera di tali soggetti, specialmente per “vendicarsi” dei sequestri delle loro attrezzature effettuati dalle forze dell’ordine quando richieste di intervento. Le tensioni sono aumentate in questi giorni, essendo state notate in valle delle “vongolare”, barche dotate di una draga idraulica o turbosoffiante, che penetra nei fondali per raccogliere, con una griglia metallica, tutti gli organismi presenti, a danno gravissimo dell’ecosistema, del quale la Pialassa Baiona è peraltro già sofferente.
DIFFIDA IGNORATA – Questa situazione è stata denunciata più volte da Lista per Ravenna, per ultimo il 10 luglio scorso, quando ne ha fatto oggetto di una diffida rivolta al sindaco. Il problema fondamentale è infatti istituire un servizio di guardanìa continua, come hanno fatto positivamente le marinerie di Comacchio e Goro sui propri bacini idrici, che stronchi il bracconaggio e vigili seriamente sulla corretta gestione della Pialassa Baiona. Base fondamentale su cui perseguire questo obiettivo è che funzioni la Commissione di Sorveglianza prevista dal Regolamento per l’esercizio dell’uso civico di pesca, a cui per legge è riservata questa valle. La compongono tre membri rispettivamente designati dal Comune, che la presiede, dalla Provincia e dall’associazione Casa Matha, e da altri tre in rappresentanza dei pescatori iscritti in un Registro speciale, a cui è riconosciuto il diritto di pesca nella Pialassa dietro il pagamento di un contributo annuale. Ha funzioni fondamentali sull’esercizio regolare ed efficiente del diritto di uso civico di pesca, sul rilascio dei permessi di pesca, sulla determinazione e sulla gestione dei contributi, sull’esecuzione dei lavori di interesse pubblico, ecc. Il fatto è che questi compiti non sono mai stati svolti dovutamente, tanto che non si sa come il Comune abbia gestito, anche solo nell’ultimo mandato quinquennale della commissione scaduto il 2 dicembre 2020, le entrate provenienti dai versamenti degli utenti legittimi, pescatori e capannisti. A distanza di 14 mesi e mezzo, attende perfino di essere riattivata.
L’INTERROGAZIONE – La mia diffida a ripristinare tempestivamente la commissione non ha ricevuto risposta, non certo a causa della pandemia, dato che nel frattempo si sono avute le elezioni comunali e provinciali e sono state indette quelle dei Consigli territoriali. Essendo stati violati, con questa inadempienza, da un lato gli artt. 1 e 2 della legge 241 del 1990 e dall’altro l’art. 328 del codice penale, è indispensabile che la presente interrogazione chieda risposta alla richiesta ultimativa di definire, con decorrenza immediata, il cronoprogramma della ricostituzione della Commissione di Sorveglianza sulla Pialassa Baiona, a partire dall’elezione diretta dei tre membri riservati ai pescatori. Primo adempimento successivo sarà fornire alla commissione il rendiconto dei contributi, di notevole entità, versati negli anni dai pescatori e dai capannisti regolarmente attivi nella Pialassa Baiona, presumibilmente accumulati. Ne deriva la speranza di riscatto e di rilancio della Pialassa Baiona.