Palazzo Manfredi ha recentemente ospitato un primo incontro tra i sindaci dell’Unione e il team di esperti che, incaricati dal Ministero della Funzione pubblica e organizzati dalla Regione in nove gruppi, uno per provincia, svolgeranno un’attività di supporto alle procedure che le amministrazioni locali stanno affrontando per la redazione dei progetti da candidare ai finanziamenti del PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza.
I team territoriali, affiancati da una cabina di regia regionale, si occuperanno della funzione di monitoraggio, controllo dell’infrastruttura digitale e di analizzare i processi autorizzati nel settore dell’edilizia e in quello ambientale, con l’obiettivo di semplificare e snellire le procedure.
Nello specifico, nei giorni scorsi i sindaci dell’Unione faentina hanno incontrato il team ravennate, composto da Simone Marino (area Gestionale), Gino Baldi (area Digitale), Paolo Rossini (Area ambiente), Stefania Nardini (Area Edilizia) e Fabio Coccia (Area Energie rinnovabili).
Massimo Isola, nella sua funzione di presidente dell’Unione della Romagna Faentina, nell’incontro, oltre a illustrare la struttura dell’ente, recentemente diventata Unione ‘avanzata’, ha sottolineato le potenzialità e le sue peculiarità; tra queste l’assunzione, l’assunzione nell’ultimo anno e mezzo di 120 nuove figure a fronte dei circa 500 dipendenti, che sta contribuendo al ricambio generazionale.
«Il Pnrr – ha spiegato il presidente dell’Unione Massimo Isola – è una grande occasione di intervento sulla collettività e sui beni pubblici. Un treno che non si può e non si deve perdere. Per questo motivo, sin da subito, abbiamo riorganizzato gli uffici che stanno lavorando alla pianificazione e alle progettualità, in maniera tale da renderli maggiormente performanti. L’Unione ha una occasione importante per ridare un nuovo volto e più efficiente alle sue città. Abbiamo quindi volentieri incontrato il team di esperti incaricati dalla Regione, che ringraziamo per la sensibilità sul tema, perché crediamo che in questa delicatissima fase ci sia bisogno di tutto l’aiuto possibile, in un grande gioco di squadra, per non disperdere energie e utilizzare le opportunità che possono essere colte».