“L’allarme dei Municipi per il rincaro dei costi dell’energia che rischia di mettere in ginocchio i bilanci comunali e di aumentare le tariffe dei servizi è pienamente giustificato, ma occorre che alle dimostrazioni di luci spente nelle piazze si affianchi anche l’appello a riprendere le estrazioni di gas metano in Adriatico se necessario con nuove concessioni e senza ulteriori indugi” afferma per la segreteria dell’Edera di Ravenna Giannantonio Mingozzi. Nel medio e lungo periodo non basterà appellarsi al Governo per aumentare i sostegni e ridurre i consumi ma occorre una strategia per tagliare le bollette, per questo non potremo rinunciare alle risorse energetiche italiane, dei pozzi dell’Adriatico in particolare, aggiunge l’esponente del PRI, dando fiducia alle imprese ravennati dell’off-shore e creando nuovi posti di lavoro.
“Purtroppo ci si rende conto in ritardo che l’aumento dei costi energetici non rischia soltanto di mettere in ginocchio l’economia delle famiglie ma frena i consumi, alza i prezzi delle materie prime e pregiudica la ripresa, conclude Mingozzi; le fonti rinnovabili sono essenziali ma il loro pieno dispiegamento avverrà in tempi lunghi e quindi non possiamo oggi rinunciare a quelle risorse fossili che sostituiscono il carbone e ci garantiscono più autonomia nei mercati mondiali del gas e del petrolio”.