La telenovela infinita di via Baiona continua con la puntata della risposta ricevuta dal consigliere comunale Nicola Grandi da parte dell’assessore Del Conte relativamente al ritardo che subiranno i lavori di manutenzione del ponte sulla canaletta Enel.
Quasi un anno fa il consigliere comunale Alvaro Ancisi poneva in diverse occasioni all’attenzione del sindaco De Pascale, anche attraverso lo strumento del question-time, la pericolosità della viabilità sia a ridosso delle industrie sia sul nuovo tratto per comportamenti di guida “molto allegri” da parte di diversi autotrasportatori.
Nel contempo Lista per Ravenna si faceva portavoce delle preoccupazioni avanzate dai residenti dei lidi nord per l’inizio dei lavori sui due ponti, a ridosso della stagione turistica. Non da meno le associazioni del territorio, Pro Loco e Comitato Cittadino, riprendevano tali timori sia con incontri (da remoto causa epidemia) sia con un documento unitario inviato al Sindaco il 22 marzo 2021 in cui si proponevano soluzioni per la viabilità in accesso allo stabilimento Marcegaglia e si richiedeva la certezza che i lavori fossero affidati ad una ditta in grado di garantire un numero di operai tali da poter lavorare su più turni per accelerare i tempi e non mettere a rischio la Pasqua 2022.
Un vero impegno corale da parte di chi vive e lavora sul territorio, che si è rilevato lungimirante nell’esprimere tali preoccupazioni, tant’è che i lavori non termineranno entro il mese di marzo p.v., con buona pace delle attività imprenditoriali che stanno subendo danni che questa amministrazione comunale pare non voglia proprio capire.
Nella telenovela non poteva poi mancare la scarsità di collegamenti da e per Ravenna da parte di Start Romagna e la questione del traghetto che tra scioperi e rotture lascia gli abitanti amareggiati per la superficialità organizzativa di questa amministrazione.
Da non dimenticare l’incomprensibile e ingiustificabile esclusione degli abitanti di Marina Romea dalla gratuità del traghetto.
E allora è vero che la risposta dell’assessore Del Conte che imputa i ritardi a “maree anomale” è irritante e da respingere al mittente.
La memoria corre inevitabilmente al ministro Lamorgese e al suo “testare la forza ondulatoria”.
La Pasqua è alle porte !