L’associazione culturale Tempi di Recupero accende i riflettori sulla sostenibilità alimentare in occasione della Tempi di Recupero Week, in programma quest’anno dal 5 al 15 febbraio.
Al fine di accendere i riflettori sull’annoso tema dello spreco alimentare, Tempi di Recupero rinnova le sue iniziative per dare ancora più forza al loro messaggio che parte dal cibo per promuovere un cambiamento reale delle nostre vite.
La data di inizio della Tempi di Recupero Week, il 5 febbraio, coincide con la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, promossa dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market, con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. L’annuncio della Tempi di Recupero Week sarà dato dal promotore Carlo Catani, in occasione dell’evento ufficiale della 9^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, in programma venerdì 4 febbraio, dalle 10.30 a Roma, nello Spazio Europa, presso la sede di Rappresentanza della Commissione Europea. Carlo Catani interverrà nel panel dedicato alle Buone Pratiche, dalle ore 12. Live streaming al link: https://www.youtube.com/watch?v=kXt6U0nUSpo
Durante la Tempi di Recupero Week 2022, dal 5 al 15 febbraio, ogni partecipante avrà carta bianca per costruire il proprio menù e raccontare il proprio “recupero” a tavola, raccontato in tre declinazioni: il riuso – cioè il recupero di avanzi del giorno prima -, la tradizione – il recupero di ricette e saperi della memoria – e il quinto quarto – di carni, pesci e verdure, ovvero l’uso integrale delle materie prime. L’obiettivo è di valorizzare e raccontare il recupero in tutte le sue forme e consolidare la Rete di Tempi di Recupero. La giornata conclusiva della Week è il giorno dopo la festa di San Valentino, che spesso lascia in dote ai ristoranti grandi quantità di cibo a cui dare nuova vitalità.
Il proposito comune è dare spunti di riflessione, piccoli semi, che possano aiutare tutti a fare piccole o grandi modifiche al proprio quotidiano per migliorare la propria sostenibilità. Le azioni quotidiane che possiamo compiere sono molteplici e partono dalla scelta di come approvvigionarsi degli alimenti che cuciniamo, se fare un orto, se acquistare e dove acquistare, riutilizzare le eccedenze, magari con creatività, impegnarsi ad utilizzare le materie prime nella loro interezza e nelle giuste quantità. Nelle occasioni in cui mangiamo fuori, in osteria o al ristorante, ordinare solo ciò che pensiamo davvero di mangiare, e se le porzioni sono più abbondanti del previsto, chiediamo la family bag che ci può dare due belle occasioni: gustare tranquillamente e con più appetito le pietanze che abbiamo scelto, e in più lusingare lo chef!
La Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare è stata ideata ed istituita nel 2014 dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con l’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari e con il Ministero dell’Ambiente. Dal 2014 ad oggi la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare è l’occasione per sensibilizzare su una questione centrale del nostro tempo anche attraverso la diffusione di nuovi dati da parte dell’Osservatorio nazionale Waste Watcher, fondato da Last Minute Market.
Tempi di Recupero
L’Associazione Culturale Tempi di Recupero racconta storie ed organizza iniziative conviviali al fine di valorizzare le materie prime e le produzioni nella loro integrità, e insieme mantenere viva la tradizione e la memoria. Il tutto collaborando con chef, osti, azdore, gelatieri, vignaioli e artigiani che fanno del recupero la loro filosofia. Tempi di Recupero identifica questo approccio sostenibile in gesti quotidiani e speciali allo stesso tempo, che possano accrescere la sensibilità nei confronti dell’uso integro delle materie prime e degli alimenti in generale, in maniera gioiosa e stimolante.
Nel 2013 a Faenza, presso L’Osteria della Sghisa, prende il via il progetto Tempi di Recupero, ideato da Carlo Catani. Più di 60 tra chef stellati, osti, azdore (figura mitica romagnola, la regina del focolare domestico) si sono succeduti ai fornelli per proporre ricette del recupero. Dopo 9 anni di iniziative, cene ed eventi a tema recupero – più di 90 fino ad ora -, e la pubblicazione del libro: “Tempi di recupero. Scarti, avanzi e tradizione nelle cucine dei grandi chef” (Quinto Quarto Edizioni) nel 2018, nel novembre 2019 lancia la prima Tempi di Recupero Week. Negli anni si uniscono alla Rete del Recupero i gelatieri, i vignaioli e gli artigiani del recupero. Nel 2021, alla riapertura delle attività in presenza, Tempi di Recupero partecipa a diversi eventi come Slow Fish, Al Meni e il Festival della Biodiversità a Milano. Tempi di Recupero propone consulenze e contenuti per aziende, associazioni e impresa sui temi del recupero e della sostenibilità.