Lunedì 24 gennaio scorso, Zhurme Ujerash (versione in lingua albanese di Rumore di acque di Marco Martinelli) ha debuttato al teatro “Istref Begolli” di Peja, in un progetto sostenuto dal Ministero della Cultura, della Gioventù e dello Sport del Kosovo. Dopo oltre dieci anni dal suo debutto al Ravenna Festival, Rumore di acque continua dunque a raccogliere consensi, interesse, traduzioni e nuovi allestimenti in tutto il mondo.
Zhurme Ujerash
di Marco Martinelli
regia di Kushtrim Mehmeti
con Aida Alidemi Lajqi, Agon Bala e Fitore Broqi
L’approdo di Rumore di acque di Marco Martinelli in Kosovo nasce nell’estate del 2021, quando, nell’ambito del progetto europeo Valid di cui è partner il Comune di Ravenna – progetto che ha lo scopo di costruire una forte rete di città, impegnate nello scambio culturale tramite la promozione della partecipazione culturale come strumento per migliorare l’inclusione sociale, la cittadinanza attiva, attraverso il dialogo interculturale come pure incentivare la solidarietà e il rispetto per la diversità culturale – una delegazione kosovara è stata ospitata in città, insieme ad altre provenienti da Albania, Croazia, Montenegro e Serbia per partecipare alle iniziative dell’Annuale dantesco. Ravenna Teatro ha invitato gli ospiti ad assistere agli esiti della non-scuola a Porto Fuori e al Cisim di Lido Adriano, dove le delegazioni hanno partecipato a un piccolo laboratorio sui cori danteschi insieme agli attori del Teatro delle Albe. Ed è in quell’occasione che le Albe hanno conosciuto il regista di quella che è ora divenuta la versione kosovara di Rumore di acque, Kushtrim Mehmeti, e la direttrice del teatro di Peja, Krenare Luta.
Ravenna si concentra sul teatro quale modalità per creare comunità e dialogo, sulla scorta del percorso avviato dal Teatro delle Albe con la non-scuola e con il Cantiere Dante. Attraverso il progetto Valid Ravenna Teatro potrà condividere la propria esperienza con altre città europee, invitare a Ravenna cittadini e operatori di altri paesi europei per condividere una parte del proprio percorso, ma anche riflettere insieme su come rafforzarlo e portarlo avanti nei prossimi anni.
In dieci anni Rumore di acque è stato tradotto in dieci lingue (inglese, francese, tedesco, romeno, spagnolo cileno, portoghese, bulgaro, wolof, spagnolo e albanese) e ne sono stati fatti innumerevoli nuovi allestimenti, riprese, adattamenti, letture e “mises en espace”.