Il 31 gennaio p.v., a distanza di oltre tre anni da quando ho assunto l’incarico presso questa provincia, terminerò il mio percorso professionale al servizio dell’Amministrazione dell’Interno.
Concludo in questo straordinario territorio ricco di storia e tradizioni, in cui ho avuto modo di riscontrare una sinergia e una collaborazione unica e fattiva con i rappresentanti delle Istituzioni Locali e Territoriali, di apprezzare la lealtà e la correttezza relazionale dei cittadini della Romagna; una esperienza che mi ha ulteriormente arricchito dal punto di vista umano e professionale.
Ho operato sempre con l’intendimento di far sentire in ogni circostanza la presenza e la vicinanza della Prefettura, di offrire – nel rispetto delle reciproche prerogative e competenze – il mio modesto, ma assiduo e sincero, contributo a sostegno dell’azione dei Signori Sindaci, ben consapevole del difficile e complesso ruolo che svolgono sul territorio.
Sono stati anni di appassionato impegno, in cui ho esercitato le funzioni riservando la massima attenzione nei confronti delle esigenze della collettività e cercando di porre in essere ogni iniziativa volta a prevenire conflitti e tensioni sociali e garantire il regolare svolgimento della vita di relazione in tutte le sue manifestazioni.
Ho potuto constatare, in tante occasioni, come una forma di corretta e costante cooperazione tra gli attori, istituzionali e non, impegnati a vario titolo nella gestione del bene comune, possa facilitare il compito di ognuno e favorire una efficace soluzione delle problematiche, spesso complesse, che si presentano nel nostro agire quotidiano.
È quella configurazione partecipata e condivisa che ha consentito una puntuale e adeguata risposta operativa anche in questo difficile periodo, tormentato dalla persistenza di una emergenza sanitaria drammatica e imprevedibile; una pandemia che ha condizionato fortemente il nostro modo di vivere e richiesto un impegno straordinario non solo sul fronte sanitario.
In tale contesto l’attività svolta, le iniziative avviate, i risultati conseguiti sono stati indubbiamente favoriti dal qualificato e incondizionato apporto professionale assicuratomi costantemente dal Questore, dai Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dal Comandante della Polizia Provinciale, nonché dai Comandanti delle Polizie Locali; a loro rivolgo un sentito ringraziamento, unitamente ad un sincero plauso, esteso a tutti gli operatori delle Forze di Polizia, per la efficacia e costante attività svolta a tutela della collettività e della civile convivenza.
Analogamente è stata rassicurante per il mio operato la leale e genuina collaborazione del Comandante della Capitaneria di Porto e del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, nonché la competenza professionale degli uomini dei rispettivi Comandi, attestata nei diversi interventi attuati sul territorio.
Un riconoscente pensiero va ai vertici della Sanità, al Presidente dell’Ordine dei Medici, ai medici e agli operatori socio-sanitari per l’eccellente lavoro svolto e per l’impegno profuso nel contrasto alla pandemia, così come al Commissario Straordinario della Camera di Commercio, ai referenti delle Associazioni di categoria e agli esponenti del mondo sindacale per il prezioso contributo, mai venuto meno durante le fasi più critiche dell’epidemia e in ogni altra circostanza inerente tematiche di interesse per lo sviluppo economico-sociale della provincia.
Un cordiale saluto desidero indirizzare, infine, agli onorevoli Parlamentari, alle Autorità civili, militari e religiose, alla Magistratura, agli Amministratori locali, ai dirigenti dei pubblici uffici, ai rappresentanti del volontariato, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, del mondo culturale ed accademico, delle associazioni delle libere professioni, del volontariato e dello sport, nonché agli operatori del mondo della scuola, della comunicazione e dell’informazione.
A tutti loro, ai cittadini di Ravenna e della provincia e ai tanti amici con cui ho avuto il piacere di relazionarmi al di là del ruolo istituzionale, esprimo i più calorosi e sinceri auspici per un futuro prospero e sempre più rispondente alle aspettative di ognuno.