Il 13 dicembre scorso, ho presentato al sindaco un’interrogazione con questo oggetto: “Recupero della Pialassa Baiona e del mercato ittico. Protocollo d’intesa del 2017 sparito nel nulla”. Il 3 agosto 2017 aveva avuto molto rilievo pubblico a Ravenna la firma, presente il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, di un Protocollo d’intesa finalizzato al recupero e alla valorizzazione della pialassa Baiona e del vecchio edificio del mercato ittico di Marina di Ravenna. L’accordo, sottoscritto dal Ministero, dalla Regione, dal Comune, dall’Autorità portuale e dal Parco del Delta, avrebbe compiuto opere per oltre cinque milioni di euro contando sul FEAMP, Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014-2020. Il 29 settembre 2017 il Comune dichiarò che si stava già “passando alla costruzione di un accordo operativo”, con l’obiettivo di “mettere il tutto a gara entro il 2019”. Non essendosene saputo più niente, chiesi dunque al sindaco se intendesse riferire puntualmente sullo stato di vita o di decesso del suddetto protocollo d’intesa.
Purtroppo, la risposta, datami dall’assessore Giacomo Costantini è stata nel merito la seguente: “In relazione all’accordo siglato di cui all’oggetto, il Servizio Tutela Ambiente e Territorio ha inviato nel settembre 2017 al Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, una proposta progettuale per la vivificazione della Pialassa della Baiona, che prevedeva l’apertura di due nuove bocche lagunari sul fiume Lamone, per aumentare il ricambio idrico della zona umida. Nonostante alcuni solleciti, il Ministero non ha mai risposto”.
Siccome la risposta neppure accenna al recupero del mercato ittico di Marina di Ravenna, è certo che quel protocollo, passati inutilmente quattro anni e mezzo, è diventato carta straccia. Prendere impegni pubblici per conto dei cittadini e non rispettarli non è serio. I contraenti danneggiati, in questo caso soprattutto il Comune di Ravenna, dovrebbero far valere le loro ragioni non solo accettando in silenzio di non ricevere risposta alle proprie proposte applicative, ma sollevando pubblicamente le giuste rimostranze e attivando ogni canale politico utile a che non vengano insabbiate. Nel campo della pesca interna, la competenza diretta è peraltro della Regione, a cui si dovrebbe dunque fare riferimento.
Riguardo all’apertura di due nuove bocche della pialassa Baiona sul fiume Lamone, l’assessore Costantini ha tuttavia fornito la seguente assicurazione: “L’ipotesi progettuale è in fase di perfezionamento da parte del Servizio e del Parco del Delta del Po, in collaborazione gratuita con ISPRA e con l’Università di Venezia, per la predisposizione di un progetto LIFE o POR-FESR da candidare nel 2022”.
Ma questo è solo il punto e a capo di un aspetto di questa storia, del quale possiamo solo augurarci che abbia sorte migliore. Non basterebbe comunque al “recupero/valorizzazione della pialassa Baiona”, ma rinvia all’infinito quello del mercato ittico di Marina di Ravenna.