Nel censimento di fine 2021 si registra, negli Atenei italiani, un calo medio di immatricolazioni del 3-4 % pari a 10.000 iscritti su un totale di 306.000, rispetto all’anno precedente. Per contro il Campus ravennate registra il record di immatricolazioni, 1400 nuovi iscritti, con un aumento del 13% (ben superiore alla crescita di tutto l’Ateneo, Romagna compresa), che porterà la popolazione universitaria ravennate a superare la soglia delle 4000 unità, afferma Giannantonio Mingozzi della segreteria del PRI di Ravenna. Un segno di fiducia verso la città e la conferma di tre impegni mantenuti e ancora fecondi. 1) La capacità innovativa dei corsi di laurea, laboratori e centri di ricerca, biblioteche e servizi agli studenti, la passione di docenti e amministrativi consapevoli che gli studi universitari sono al servizio della crescita economica e dei valori di civismo.
2) Comune, Alma Mater, Cassa di Ravenna e tutti i soci di Flaminia si ritrovano in un comune percorso di sviluppo e di servizi agli studenti avviato 30 anni fa e che oggi si amplia a nuove realtà di sostegno, come le imprese del porto, che offrono orientamenti formativi preziosi, inserimenti lavorativi e risorse che aiutano i nuovi arrivi come Medicina, la nuova sede di scienze ambientali, il Centro ricerche di Marina, lo studentato.
3) Oggi la Ravenna città universitaria è frutto della consapevolezza di tutti i cittadini che gli universitari non sono un fastidio bensì un’opportunità economica e formativa, un’investimento per le nuove leve che ci pone ai vertici delle buone classifiche italiane. E’ doveroso, conclude Mingozzi per l’Edera, ringraziare Elena Fabbri per il suo straordinario impegno di questi anni ed augurare buon lavoro al nuovo presidente del Campus Angelo Neve.