Primo evento dell’anno a Palazzo Rasponi dalle Teste in Ravenna previsto per sabato 15 gennaio alle ore 16. L’appuntamento è dedicato alla mostra Specie di spazi, ovvero al dialogo tra la scultura di Nicola Cucchiaro, la pittura di Juan Carlos Ceci e lo spazio architettonico di Palazzo Rasponi dalle Teste con i suoi spazi barocchi e le decorazioni raffinate.
Il progetto espositivo è oggi diventato un volume che verrà presentato ufficialmente in questa giornata di riflessione e dialogo.
Intervengono all’incontro: Cristina Mazzavillani Muti,Presidente onorario di Ravenna Festival; Fabio Sbaraglia Assessore alla Cultura del Comune di Ravenna; Maria Rita Bentini e Alberto Zanchetta noti critici d’arte; insieme agli artisti Ceci e Cucchiaro.
Specie di spazi è un percorso specifico (visibile al pubblico in questa giornata dalle ore 15.30 alle 18.30 ) dedicato alla città di Ravenna, con diversi riferimenti danteschi creati da Nicola Cucchiaro (Rimini, 1957) che alle sculture di legno e ceramica aggiunge inaspettate incursioni nella tradizione del mosaico. Juan Carlos Ceci (Saragozza,1967) invece, dispone delicate armonie pittoriche su legno per una installazione costituita da dipinti ricchi di elementi presenti in Sant’Apollinare in Classe.
Il volume, uscito per i tipi di Stear Ravenna, contiene una raccolta fotografica ambientata nelle sale di Palazzo Rasponi dalle Teste con oltre sessanta immagini realizzate da Davide Silvi, insieme a testi scritti di Maria Rita Bentini, Fabio Sbaraglia, Maurizio Tarantino e Alberto Zanchetta.
L’iniziativa è promossa da: Comune di Ravenna / Assessorato alla Cultura, MAR Museo d’Arte della città di Ravenna in collaborazione con Ravenna Festival
Ingresso libero nel rispetto delle indicazioni in materia sanitaria, con accesso con mascherina FFP2.
Nicola Cucchiaro è nato a Rimini nel 1957, dove vive e lavora. Diplomatosi in Scultura all’Accademia delle Belle Arti di Ravenna, insegna all’Accademia di Belle Arti di Bologna e Ravenna. Dalla metà degli anni Ottanta a oggi, la sua ricerca spazia dalla scultura all’installazione, dal disegno alle manipolazioni digitali. Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive, con opere permanenti in collezioni pubbliche.
Juan Carlos Ceci, è nato a Zaragoza nel 1967 ed è laureato in Psicologia Clinica presso l’Università di Bologna. Rilevante per la sua esperienza artistica è stata la visita, nei primi anni di formazione, di siti archeologici e chiese romaniche dell’Italia centrale che l’hanno condotto all’indagine delle relazioni tra uomo e animale espressa con sentimento claustrofobico dello spazio in rapporto alla figura rappresentata. L’attraversamento dei paesaggi della Meseta aragonese e castigliana, per la loro inafferrabilità alla presa dello sguardo, hanno influenzato la sua rappresentazione pittorica del paesaggio. L’attuale indagine sulla “natura morta” prende avvio dal silenzio insito nei dipinti di Francisco de Zurbaran, Jean-Baptiste-Siméon Chardin, Giorgio Morandi e dalla fascinazione provata per il colore della pittura veneta.