Gli appuntamenti con le Favole al Teatro Masini di Faenza proseguono giovedì 6 gennaio alle ore 16 con Ferdinando il toro, i fiori e il calabrone, uno spettacolo di Danilo Conti e Antonella Piroli della compagnia TCP Tanti Cosi Progetti, prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri.
Si ricorda che, in osservanza dei D.L. attualmente in vigore, l’accesso ai Teatri per i maggiori di 12 anni è consentito esclusivamente se in possesso di “Super Green Pass” (certificato di vaccinazione e/o guarigione da Covid-19) e, ad esclusione dei bambini sotto i 6 anni, è necessario indossare mascherine di tipo FPP2 dal momento dell’ingresso e per tutta la durata dello spettacolo.
Lo spettacolo
C’era una volta in Spagna un piccolo toro che si chiamava Ferdinando. Tutti gli altri piccoli tori, suoi compagni di allevamento, correvano, saltavano e si prendevano a testate; ma Ferdinando no. Lui aveva il suo posticino prediletto sotto un albero di sughero, dove si accucciava tranquillamente all’ombra ad annusare i fiori. La sua mamma capiva che lui non si sentiva solo e lo lasciò stare perché era contento. Con il passar degli anni Ferdinando crebbe e crebbe, finché divenne molto grosso e molto forte. Tutti gli altri tori volevano combattere nell’arena di Madrid, ma Ferdinando no; gli piaceva ancora star seduto sotto l’albero di sughero ad annusare i fiori.
Un giorno cinque uomini andarono a scegliere i tori più grossi, veloci e feroci per la corrida. Ma Ferdinando sapeva che non l’avrebbero scelto e non gl’importava; così tornò a sedersi sotto il suo albero e inavvertitamente si sedette sopra un calabrone che, sentendosi schiacciato, si difese pungendolo dolorosamente. Ferdinando allora cominciò a correre sbuffando e muggendo come impazzito; i cinque uomini lo videro e lo fecero portare via su un carro, per il combattimento con il torero nell’arena, nella Plaza de Toros.
Pubblicata per la prima volta nel 1936, la favola di Ferdinando, il giovane toro che preferisce il profumo di un fiore alla violenza della corrida, suonò a molti come una nemmeno troppo velata metafora pacifista. Un messaggio potente, che contrapponeva in modo ironico e paradossale l’umanità del toro e la bestialità della violenza e della guerra. Anche Gandhi lo citava tra i suoi libri preferiti. E, per quello che ne sappiamo, Ferdinando è ancora là, sotto la sua quercia da sughero preferita che annusa tranquillo il profumo dei fiori.
Teatro d’attore, oggetti e pupazzi
Prenotazioni telefoniche (0546 21306): dal lunedì al venerdì, fino a giovedì 23 dicembre dalle ore 11 alle ore 13. Nel giorno di spettacolo la Biglietteria del Teatro Masini aprirà alle ore 15.
Biglietti online: Vivaticket – Prezzi: 5 euro
Info: 0546 21306