Mercoledì 22 dicembre, si è svolta l’assemblea annuale dei soci ROCA, l’associazione che raggruppa gli operatori ravennate dell’offshore, per approvare il bilancio di previsione 2022.
Il Presidente Franco Nanni, in apertura, ha ricordato il socio fondatore Gianfranco Fiore, scomparso recentemente. È stato vice presidente dell’associazione fin quando le condizioni di salute glielo hanno permesso, imprenditore con grande lungimiranza avviando la sua attività nel settore offshore appena iniziate le estrazioni in Italia.
Il primo tema all’ordine del giorno non poteva che essere il caro-energia e il ritorno in primo piano delle riserve di gas presenti in Adriatico. ROCA, alla luce del dibattito di questi giorni, non può che esprimere soddisfazione nel vedere l’ampia convergenza sulla necessità di riprendere le estrazioni nazionali. Gli errori di pianificazione sulle quantità di metano da stoccare, stanno causando l’impennata dei prezzi e l’aumento del consumo di carbone e legname, con maggiore inquinamento.
Il 2022 vedrà sicuramente il nuovo PiTESAI la cui stesura ha bloccato le attività per oltre due anni. L’Italia sta pagando caro tale fermo che ci obbliga ad importare quasi totalmente il metano dall’estero pagandolo di più, inquinando di più e soprattutto mettendo in crisi tutto il settore.
In Italia come in tutto il mondo la richiesta di energia aumenta ed il ritardo nella installazione di impianti per green energy crea una maggiore consumo di energia da fonti fossili. Se si riuscisse a diminuire il prezzo del metano potrebbe esserci un minor consumo di carbone, di gran lunga il più inquinante.
Il 2022 sarà anche il primo anno che vedrà OMC -Med Energy (metà maggio) in frequenza annuale: saremo presenti con un importante stand e con una immagine rinnovata. OMC, in continua evoluzione, avrà come argomenti: Offshore, Rinnovabili, Agro-energia, settori hard to abate. Nel 2022 saranno anche 30 anni della costituzione di ROCA e verranno promossi numerosi eventi.