Gemos si è aggiudicata l’appalto per la ristorazione scolastica del Municipio VI a Roma. Un’operazione che si traduce in 12 milioni di euro di fatturato annuo, 75 scuole e circa 10mila pasti al giorno, per una durata di 5 anni complessivi.
“Siamo molto contenti e orgogliosi di questa aggiudicazione – sottolinea la presidente di Gemos, Mirella Paglierani -. Dopo l’appalto per la ristorazione scolastica del Comune Riccione è la notizia che ci fa ben sperare per un 2022 in crescita e che ci auguriamo proceda senza battute d’arresto. L’aspetto che più ci onora è che si è trattata di una gara in cui non veniva preso come indicatore il prezzo ma la qualità del progetto, dagli alimenti utilizzati al piano di comunicazione interna ed esterna, fino alle iniziative per la promozione di una corretta e sana alimentazione. Sono stati quindi i nostri plus a fare la differenza”.
La gestione di Gemos inizierà con il rientro dalle vacanze di Natale a inizio gennaio 2022. Per essere pronti e perfettamente operativi la cooperativa di ristorazione di Faenza sta lavorando per l’assunzione di 350 nuovi dipendenti e per l’apertura di una filiale con uffici amministrativi e commerciali. “Non vediamo l’ora di inaugurare la nuova sede distaccata – continua Paglierani -. Purtroppo la pandemia non ci permette di organizzare subito degli eventi per incontrare i nostri nuovi lavoratori, ma contiamo, appena sarà possibile, di conoscerli personalmente. Vogliamo raccontare loro il nostro modello di impresa cooperativa, coinvolgerli nelle politiche di welfare riservate a soci e dipendenti, farli entrare a tutti gli effetti nella nostra grande squadra. Una squadra che anche nei momenti più difficili di questi ultimi due anni ha dimostrato capacità di sacrificio, di flessibilità e di resilienza.”
L’appalto ha una durata di 5 anni e riguarda la refezione dei nidi, delle scuole d’Infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado. “Speriamo in questo arco di tempo di dimostrare il valore del nostro lavoro in una regione, il Lazio, dove non eravamo mai stati presenti. Ci auguriamo – conclude la presidente – che questa importante operazione diventi volano per nuove opportunità di crescita e di espansione per la nostra cooperativa che ad oggi, senza considerare i nuovi colleghi di Roma, conta oltre 1.350 lavoratori di cui 730 soci ed è presente in Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria”.