Nella seduta di ieri il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il “Conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto”; sono state altresì votate all’unanimità la mozione sullo stesso tema “Conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto” presentata da Veronica Verlicchi, capogruppo la Pigna – Città, forese, lidi” e l’ordine del giorno “Appoggiamo l’iniziativa dell’Anci per rendere omaggio al Milite ignoto”presentato da Daniele Perini, capogruppo “Lista de Pascale sindaco”, Chiara Francesconi, capogruppo Pri, Francesca Impellizzeri, capogruppo Ravenna coraggiosa, Massimo Cameliani, capogruppo Pd, Giancarlo Schiano, capogruppo Movimento 5 stelle.
Ha illustrato l’atto il sindaco Michele de Pascale che ha richiamato la ricorrenza del centenario del Milite Ignoto, la sua traslazione e la solenne tumulazione nel sacello dell’altare della Patria a Roma avvenute il 4 novembre del 1921; pochi giorni prima, l’1 novembre, gli era stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare. È stata quindi accolta con favore la proposta, rivolta per l’occasione ai Comuni dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e su proposta del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, a conferire la cittadinanza onoraria al Milite ignoto, condividendo l’opera di sensibilizzazione. Riconoscere il Milite Ignoto è un gesto di omaggio, un simbolo delle vittime di tutti i conflitti armati, simbolo di pace e fratellanza universale e monito a non ripetere gli errori del passato. Un invito che è stato accolto nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione, che ripudia la guerra, porgendo un tributo al sacrificio della vita di tantissimi giovani italiani e non, militari e civili, sia alleati che partigiani. È stata evidenziata dal sindaco la delicatezza del tema, che si presta purtroppo a strumentalizzazioni; ha inoltre rappresentato che la proposta di cittadinanza ha comportato la verifica e il superamento di problematiche di carattere tecnico-burocratico trattandosi, appunto, di persona non identificata.
Sono intervenuti: Veronica Verlicchi (La Pigna-città, forese, lidi), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Gianfilippo Nicola Rolando (Lega Salvini premier), Nicola Grandi (Viva Ravenna), Luca Cortesi (Ravenna coraggiosa), Andrea Vasi (Pri), Massimo Cameliani (Pd), Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna, polo civico-popolare).
Il gruppo La Pigna-città, forese, lidi ha rilevato, pur concordando sul conferimento della cittadinanza onoraria, il ritardo con cui – a suo avviso – l’amministrazione ha aderito alla proposta e le disfunzioni di carattere procedurale durante l’iter amministrativo.
Il gruppo Lista de Pascale sindaco ha evidenziato l’importanza di onorare le vittime dei conflitti sparse in tutta Europa e ha richiamato la recente ospitalità consentita alla musica nel sacrario della chiesa di San Romualdo che è motivo di ulteriore omaggio e valorizzazione dei Caduti.
Il gruppo Fratelli d’Italia ha posto l’accento sul senso di patria che dovrebbe accomunare tutti, ritenendosi soddisfatto di aderire al conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto che rappresenta il nonno, l’antenato, che ha sacrificato la propria vita per tutti noi.
Il gruppo Lega Salvini premier ha affermato di condividere le parole del gruppo Fratelli d’Italia e de La Pigna ribadendo il ritardo nel conferimento.
Il gruppo Viva Ravenna ha sostenuto, comprese e superate le questioni procedurali e di forma che avrebbero potuto essere motivo di astensione, di votare favorevolmente la delibera essendo tutti d’accordo sulla sostanza del conferimento.
Il gruppo Ravenna coraggiosa ha sottolineato l’importanza della memoria pubblica di una nazione che ne costituisce l’albero genealogico, ribadendo l’opportunità di onorare il ricordo delle migliaia di vittime degli ultimi conflitti.
Il gruppo Partito Repubblicano italiano ha rilevato trattarsi di un atto che non solo onora i caduti, ma che si prefigge una missione educativa nei confronti delle nuove generazioni, guardando quindi al passato ma anche al futuro.
Il gruppo Partito democratico ha rappresentato che, superate le difficoltà tecniche, l’atto è stato tra i primi adottati dalla giunta appena insediata, per il suo carattere istituzionale, che supera le logiche di partito, e per i principi e i valori identitari e costituzionali che lo ispirano.
Il gruppo Lista per Ravenna polo civico popolare ha auspicato l’unanimità del voto lasciando alla storia il giudizio sulle guerre, che non può essere positivo, e rappresentando la propria sensibilità, anche per questioni familiari, al sacrificio di tutti gli italiani caduti per la patria.