In cinquecento per dire no alla violenza contro le donne. Nonostante il freddo e la pioggia, sono tante le persone che la sera di giovedì 25 novembre sono uscite di casa e hanno aderito alla camminata in rosso simultanea nei nove Comuni della Bassa Romagna.
Tanti momenti di ritrovo, per riflettere sul tema della violenza di genere e ribadire l’impegno delle comunità nel combattere questo grave fenomeno ancora radicato nella mentalità di numerose persone: “Per una diffusione capillare di una nuova cultura capace di estirpare i retaggi negativi che ereditiamo dal passato della nostra società – ha ribadito Luca Piovaccari, sindaco referente per la Pari opportunità dell’Unione -, è necessario agire nel quotidiano e in maniera interconnessa tra diversi ambiti (sociale, economico, educativo, eccetera). Solo così i problemi possono essere affrontati concretamente”.
Le camminate sono state accompagnate da piccoli momenti culturali: letture, canti, danze, e l’inaugurazione di nuove panchine rosse, anch’esse simbolo contro la violenza di genere. In tutto sono ora trentuno le panchine presenti in Bassa Romagna, diffuse capillarmente nei capoluoghi e nelle frazioni: cinque a Lugo, tre a Massa Lombarda, due ad Alfonsine, Bagnacavallo e Conselice, una a Longastrino, Filo, Villanova di Bagnacavallo, Glorie, Rossetta, Bagnara di Romagna, Lavezzola, San Patrizio, Cotignola, Barbiano, Fusignano, Maiano, Bizzuno, Voltana, San Lorenzo, San Bernardino e Sant’Agata sul Santerno.
Tra i numerosi appuntamenti di sensibilizzazione e approfondimento nelle scuole e in tutto il territorio, al pomeriggio c’è stata la tradizionale deposizione di un mazzo di fiori presso il monumento in ricordo delle donne vittime di violenza, al parco del loto di Lugo: il monumento è composto da una vecchia macina alla quale viene applicato un nuovo fiore ogni volta che una donna viene uccisa.