L’Ordine degli Architetti della Provincia di Ravenna, che oggi annovera 625 iscritti su scala provinciale (sui circa 150 mila iscritti a livello nazionale), ha recentemente eletto il Consiglio direttivo che resterà in carica per il prossimo quadriennio. Presidente è stata designata la faentina Rita Rava, vicepresidente la ravennate Piera Nobili. Degli 11 membri eletti, ben 8 sono donne.
A qualche settimana dall’insediamento, il nuovo Consiglio – il cui compito principale, per legge, è quello di vigilare sulla correttezza dell’operato dei membri – ha definito una serie di priorità ulteriori su cui si sta già iniziando a lavorare, e che saranno le linee guida per i prossimi quattro anni: con l’obiettivo generale di ridare maggiore importanza al dibattito sul ruolo dell’architettura nella società, oggi sempre meno centrale. Per questo, stanno per avviarsi diverse attività, rivolte sia verso l’interno che verso l’esterno.
Rispetto agli iscritti all’Ordine, è prevista entro la fine dell’anno la realizzazione di un censimento, che ha lo scopo di aiutare il Consiglio ad avere uno “stato dell’arte” dei professionisti oggi attivi sul territorio, delle loro attività e dei principali settori di intervento.
In parallelo, è in programma l’organizzazione di incontri territoriali con le amministrazioni comunali e le Unioni dei Comuni (sia a livello di referenti politici che di quadri tecnici), per presentare il nuovo Consiglio e accreditarlo come interlocutore necessario rispetto alle iniziative e alle attività che hanno a che fare con la progettazione urbanistica e architettonica. Anche al fine di rendere progressivamente più semplici alcune procedure burocratiche che oggi sono spesso alla base di una lentezza operativa a volte poco comprensibile dall’esterno.
Inoltre, nei prossimi mesi, l’Ordine si farà promotore di incontri pubblici, iniziative culturali ed altri eventi – nelle varie città della provincia – proprio allo scopo di riflettere sul ruolo e sulla creatività dell’architettura, anche alla luce delle più recenti normative legate al settore (si pensi ad esempio al Superbonus).
Nella foto, il nuovo Consiglio