La Medicina Narrativa nasce come approccio terapeutico che coadiuva la medicina tradizionale. Nucleo fondante di questa teoria è che non basti l’aspetto puramente diagnostico e curativo ma che il paziente necessiti di un metodo che abbia come base l’ascolto, l’accoglienza umanistica, l’alleanza con i medici che lo hanno in cura al fine di poter curare ogni aspetto della sfera emotiva del paziente e non solo la malattia. Introdotta in tempi recenti e sviluppatasi a partire dal mondo anglosassone (dove attualmente rappresenta una tendenza di pensiero in grande espansione) la Medicina Narrativa sta suscitando grande interesse anche in Italia. A Ravenna è stato creato un tavolo interistituzionale e domani, sabato 13 novembre, si terrà un convegno per avviare un percorso verso la candidatura di città polo della Medicina Narrativa.
Il convegno, dal titolo “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, si aprirà alle 9.30 con i saluti del sindaco Michele de Pascale, dell’assessore alla cultura Fabio Sbaraglia, di Patrizia Ravagli presidente dell’Istituzione Biblioteca Classense, di Michela Montevecchi senatrice della Repubblica, di Tiziano Carradori direttore generale dell’Ausl Romagna e di Mirella Falconi presidente della Fondazione Flaminia. Nella sessione mattutina, nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, prenderanno la parola Manuela Racci, Patrizia Fughelli, Sandro Spinsanti, Nicoletta Bacco e Livia Santini. Gli interventi pomeridiani, con inizio alle 15, si svolgeranno invece nell’aula magna Omero Triossi dell’ospedale Santa Maria delle Croci dove parleranno Maria Giovanna Luini, Paolo Casadio, Stefania Polvani, Enzo Grossi, Rosa Mininno e Vincenza Ferrara. Seguirà il dibattito e la chiusura dei lavori a cura di Mattia Altini, direttore sanitario dell’Ausl Romagna. Al termine ci sarà l’intervento musicale del violinista ravennate Giuseppe Bertoni. In allegato tutto il programma.
Partendo dal riconoscere che l’approccio umanistico nella cura è presupposto fondamentale al benessere del paziente, il convegno, il cui titolo è ispirato alle celebrazioni dantesche, desidera fare il punto sulla situazione ed imprimere un’accelerazione e dare organicità ai diversi approcci che in Italia ha assunto la Medicina Narrativa. Un elemento particolare lo offrirà la partecipazione di Rianimazione letteraria, che porrà l’accento su un aspetto moderno, rivisitando la figura essenziale di Virgilio visto come primo caregiver della storia letteraria. Si deve a lui, infatti, secondo le parole del Poeta, il suo riemergere dalla selva oscura.
Immaginando la figura di Virgilio come colui che aiuta una risalita e una guarigione, sia in termini metaforici che realistici, la giornata di studi si propone di riflettere, attraverso le voci di tanti professionisti, medici e scrittori, sui benefici dell’arte nei luoghi di cura e su di una umanizzazione delle cure che possa anche farsi carico di abbellire i luoghi di terapia con attività che arricchiscono il tempo trascorso in ospedale. Un esempio concreto è l’attività dei volontari di Rianimazione letteraria che da oltre sei anni portano in ospedale la domenica scrittori, poeti, cantanti, filosofi e personaggi del jet set.
L’auspicio è che Ravenna per un anno possa essere città di riferimento, incaricata dal ministero della Salute, per organizzare, approntare, attuare e diffondere le buone pratiche della Medicina Narrativa, passando poi il testimone ad un’altra città che persegua gli stessi obiettivi.
Il convegno, patrocinato dal Ministero della Salute, dalla Regione Emilia-Romagna e promosso da Comune di Ravenna, Azienda Usl Romagna, Fondazione Flaminia, Università degli Studi di Bologna e da Rianimazione letteraria, è organizzato dall’Istituzione Biblioteca Classense in collaborazione e con il contributo di Fondazione Flaminia.
L’evento si svolgerà nel rispetto dell’emergenza sanitaria e delle norme anticovid. Si ricorda che occorre essere muniti di green pass.