Mirko De Carli, consigliere nazionale del Popolo della Famiglia, commenta con soddisfazione il voto del Senato che ha bocciato ddl Zan: “Oggi è una giornata di liberazione dopo milletrecento giorni di resistenza a un ddl liberticida che avrebbe riportato indietro l’Italia. Saremmo ritornati alle leggi fascistissime del 1925 in cui per gli oppositori politici si prevedeva scioglimento dei partiti e carcere. Questo prevedeva il ddl Zan ai danni di chi si fosse opposto alla piattaforma Lgbt ‘voluta dall’Europa’, dopo aver applicato il marchio di infamia dell’averci descritto tutti come omofobi” critica De Carli.
“Il Popolo della Famiglia si è opposto e resistito anche nei mesi in cui sembrava impossibile opporsi e resistere. Ha contribuito a creare un ragionamento sulle vere motivazioni del ddl Zan e da quel ragionamento poi l’istanza di libertà ha vinto con l’istinto totalitario presente in quella legge. Abbiamo vinto per la libertà di tutti, inclusi gli Lgbt che oggi ancora non capiscono quanta violenza ci fosse in quel ddl. Ora si deve ritornare in Parlamento a discutere delle vere priorità del Paese: lavoro, abbattimento dei folli aumenti dei costi per la vita delle famiglie, denatalità, assistenza alle fasce più deboli a partire da disabili, malati, anziani a cui non si può proporre come soluzione il suicidio. Quella contro l’eutanasia sarà la prossima grande battaglia del Popolo della Famiglia. Anche quella, spes contra spem, la combatteremo con coraggio. A noi la battaglia, a Dio questa vittoria”.