Molino Spadoni conferma la propria posizione nel mercato delle farine e miscele speciali per uso domestico e professionale; il gruppo ad oggi commercializza i suoi prodotti sia nella GDO sia nel Food Service, in Italia e in oltre 40 paesi nel mondo. Punto di riferimento di un comparto in forte evoluzione, l’azienda analizza le performance degli ultimi 18 mesi per lavorare al nuovo piano industriale.
Conto economico 2020.
Chiuso e depositato il bilancio consolidato 2020 di Molino Spadoni Spa a firma del presidente del Consiglio di Amministrazione Leonardo Spadoni.
Il bilancio 2020 indica un fatturato netto consolidato di 68.813.666 mio€, +16% rispetto all’esercizio precedente (59.341.963); EBIDTA 8.374.081 mio€, +47,5% sul 2019 (5.676.932). Proprio da quest’ultimo dato emerge un delta di crescita molto ampio, indicatore di una solidità economico finanziaria che permette all’azienda romagnola di consolidare la propria posizione di leader nel comparto nazionale delle farine/miscele, oltre a porre le basi per affrontare un sicuro futuro di crescita.
L’export mantiene un’incidenza di fatturato pari a c.ca il 20% sul totale.
Rimane centrale il ruolo del core business aziendale, ovvero delle farine, che ha visto una crescita complessiva di circa il 15% a valore, contribuendo in modo significativo alla performance globale; è risultato positivo anche l’apporto di tutto il comparto fresco che ha visto nel corso del 2020 un ulteriore incremento del 30% sia nel canale GDO che nel mondo Normal Trade.
“Il 2020 è stato un anno difficile e complesso per tutti noi, che ha portato nuove sfide all’interno delle aziende – ha dichiarato Beatrice Bassi / Delegata CDA Molino Spadoni – Nella pesantissima situazione pandemica, abbiamo risposto con flessibilità a scenari imprevisti e imprevedibili fino a pochi mesi prima. L’aumento del carico di lavoro, dovuto alla accresciuta domanda nel retail, ha portato l’azienda a provvedere, in tempi rapidi, a ristrutturazioni interne di processi, a conversione di linee produttive, all’ampliamento dell’organico, dimostrando reattività e capacità di adattamento. Abbiamo ampliato la produzione nel giro di pochissimo tempo, riorganizzato la forza lavoro, potenziato la logistica dei trasporti, garantendo al contempo il rispetto e l’adozione di tutte le misure precauzionali e di sicurezza richieste dall’emergenza Covid. Ora viviamo un presente radicalmente trasformato nelle abitudini di consumo e guardiamo al futuro con attenzione, ma, allo stesso tempo, con fiducia; il mercato è in continua evoluzione e, per interpretarne le dinamiche al meglio, stiamo lavorando a un nuovo piano industriale, la cui realizzazione è già avviata e attualmente in corso.
In merito al 2021, prevedendo già in anticipo una maggiore stabilizzazione dei consumi del canale retail, l’attenzione è stata posta sul canale Food Service sia per il mercato farine sia panificati gelo, attraverso significativi investimenti sia su impianti industriali sia su persone, come conferma il lancio di Accademia Spadoni: realtà dedicata alla formazione di pizzaioli, fornai, pasticcieri, laboratori, piccoli produttori specializzati e gestori di attività ristorative, finalizzata a sviluppare competenza e crescita professionale nel mondo della panificazione, della pizza e in generale dei prodotti da forno. Un progetto nato per valorizzare il settore, dotando i professionisti degli strumenti e delle tecniche per gestire al meglio i prodotti Molino Spadoni, supportandoli nel comunicare il valore della loro proposta ai clienti.”. ./.
Vendite – Market Share.
A livello sell-in in termini di fatturato totale 2020, nel mercato Italiano il dato più importante lo consolida il canale retail con un +60% rispetto al precedente esercizio, che ottimizza le perdite del canale Food Service giustificate dalle chiusure prolungate delle attività ristorative causate dall’attuale situazione pandemica.
A livello di dati di sell-out (fonte: IRI Database – full year 2020): la quota valore pari all’11,4% (in crescita rispetto all’11,00% dello scorso anno) pone Molino Spadoni alla guida nazionale della categoria, con una copertura distributiva in termini di ponderata superiore al 90%, cui si affianca nella categoria delle farine/miscele speciali, una quota valore di oltre 30%.
Tale risultato è stato possibile grazie agli investimenti focalizzati sul comparto produttivo che hanno permesso all’azienda di aumentare in modo significativo le proprie capacità di lavorazione e confezionamento del prodotto finito.
Nei primi mesi del 2021, durante la prosecuzione dell’emergenza COVID – 19, è diminuita la spinta legata alla richiesta di farine da parte della GDO (in flessione rispetto al 2020, ma comunque in crescita rispetto al 2019), mentre c’è stata una significativa ripresa della richiesta da parte del mondo Food Service che progressivamente sta recuperando posizioni rispetto all’anno precedente. Nonostante la flessione del mercato farina in GDO nel 1° semestre 2021 vs anno precedente, si ri-conferma la posizione di leadership nel comparto retail con una quota valore addirittura in incremento rispetto a quanto consolidato nel 2020: nel 1° semestre 2021 (fonte: IRI Database – 1° sem. 2021): l’azienda raggiunge una quota di mercato a valore pari al 12,6% (+1,1 pti vs ly), superiore alla share raggiunta nel FY 2020 pari a 11,4%, nella sotto categoria “farine/miscele speciali” consolida un 33,6% di share (+4,4 pti vs anno precedente), anche questo dato registra un positivo incremento rispetto alla quota consolidata nell’anno terminante 2020; la distribuzione ponderata si conferma superiore al 90%.
Investimenti e nuove acquisizioni.
La proiezione degli investimenti si concentra ancora sull’innovazione, diverse inoltre le acquisizioni nel corso dell’anno, segno di una precisa volontà della proprietà di incrementare ancora presidio e competenza, come nel caso dell’acquisizione del salumificio I Malafronte, di Consandolo (FE), nel 1° semestre 2021, un’operazione improntata sulla continuità, con il mantenimento sia dei brand aziendali, che del personale.
In merito all’organico, nell’ultimo biennio Molino Spadoni ha portato a termine molte nuove assunzioni: 36 persone nel 2020, 45 nel 2021, che portano il totale dell’organico attuale a 179.