Mercoledì 22 settembre l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna è intervenuta al Padiglione Italia della 17esima Mostra internazionale di architettura della biennale di Venezia per portare il proprio esempio di “comunità resiliente”, nell’ambito del progetto “Mapping Resilient Communities”. Si tratta di un percorso di mappatura collettiva delle comunità resilienti, promosso dal Punto nazionale Urbact per l’Italia, City Space Architecture e Fondazione Unipolis, che punta a valorizzare le esperienze di resilienza di comunità che costituiscono una risposta dal basso alle principali sfide globali e promuovono un cambiamento radicale in termini di innovazione diffusa e di governance, contribuendo a caratterizzare l’impegno dell’Italia nell’attuazione della nuova agenda urbana globale, con azioni capaci di avere impatto diretto sulla qualità della vita delle persone.
I progetti presentati nell’ambito della mappatura delle comunità resilienti contribuiscono inoltre alla riflessione sul futuro dell’architettura promossa dal Padiglione Italia e più in generale al tema dell’edizione 2021 della Biennale Architettura “How will we live together?”, promuovendo un angolo di visione interessante a partire dalle esperienze concrete realizzate dalle città italiane.
A essere invitate, insieme all’Unione della Bassa Romagna, le città di Bari, Genova, Napoli, Potenza e Milano.
Nadia Carboni, dirigente del Settore Governance e Comunicazione, Sviluppo e Progetti strategici dell’Unione, ha portato come contributo dell’Unione l’esperienza del progetto Food Corridors, finanziato dal programma europeo Urbact, il cui scopo è consentire alle città di sviluppare soluzioni integrate alle sfide urbane comuni, imparando dalle reciproche esperienze e identificando buone pratiche per migliorare le politiche urbane.
Il progetto, arrivato ormai alle battute finali, ha dato vita nell’ultimo anno a un processo partecipativo pionieristico che ha coinvolto diversi stakeholders locali, riuniti in un vero e proprio “Parlamento del cibo”: dalle Pro Loco alle associazioni di categoria, dal settore slow food alle start up, fino ad arrivare a U-Start, l’incubatore di impresa promosso dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, che supporta la creazione e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nel settore del terziario avanzato.
A inizio ottobre si terrà una plenaria conclusiva dei numerosi incontri svolti in questi mesi, in cui il Parlamento del cibo verrà convocato per condividere il percorso intrapreso finora, le azioni realizzate e quelle previste per il futuro: inclusione sociale, innovazione digitale, connessione tra urbano e rurale, marketing e promozione turistica tra i temi al centro del progetto.