“Abbiamo bisogno di una risposta chiara dall’Ausl Romagna, alle tante preoccupazioni che vivono i cittadini di Modigliana e Tredozio che ormai da diversi giorni si trovano senza l’assistenza di un medico di famiglia”, lo dichiarano il Sindaco Jader Dardi e l’Assessore alla Sanità di Modigliana, Giuseppe Travaglini, “dobbiamo evitare di lasciare le persone nella situazione di incertezza per potere accedere anche alla semplice esigenza di compilare una ricetta medica, per questo sollecitiamo tutte le strutture della sanità a fornire indicazioni pratiche su come procedere” La carenza di medici si abbatte sui due comuni della Valle del Tramazzo dopo gli ultimi pensionamenti che hanno lasciato senza medico di riferimento diverse famiglie.
“Siamo consapevoli delle difficoltà nell’individuare le professionalità di medici e operatori sanitari che operino nel territorio e da ormai molti mesi, la pandemia da Covid 19, che stiamo affrontando, ci ha fatto comprendere quanto sia necessario sostenere e rafforzare la medicina territoriale, a partire dalla valorizzazione dei Presidi Sanitari, come gli Ospedali di Comunità; la stessa medicina di gruppo chiama ad un nuovo ruolo, la professionalità dei Medici di medicina generale”.
Nel documento presentato unitariamente dai Sindaci di Modigliana e Tredozio, viene chiesto che si proceda con urgenza nella individuazione di un nuovo medico di medicina generale, sollecitando l’Ausl Romagna ad agire nel più breve tempo possibile.
“Non possiamo però sottovalutare la situazione di emergenza che vive l’intero Paese a causa della grave mancanza di medici” fanno notare i due amministratori “una situazione nota da tempo e con la quale si sta scontrando anche la nostra Comunità e sappiamo che nel giro di poco più di un anno, la situazione sarà aggravata dai prossimi pensionamenti dei medici che matureranno il diritto alla pensione; non possiamo arrivare impreparati a questa situazione.
È necessario che Governo e Regioni adottino scelte urgenti e non più dilazionabili, per questo sottoscriviamo in pieno la richiesta di attivare un piano di emergenza che consenta ai medici laureati e abilitati (cioè non specialisti), di potere essere impegnati nel Servizio Sanitario Nazionale per lo svolgimento di funzioni non specialistiche; stiamo parlando di migliaia di medici che possono essere incaricati al ruolo di assistenza medica”. Di fatto però ormai da tempo per esercitare la professione di medico di medicina generale è richiesta una scuola di specializzazione di tre anni.
“È necessario – ribadiscono il Sindaco Jader Dardi e l’Assessore Giuseppe Travaglini – che si dia priorità ai territori marginali, a quelle aree interne che hanno la necessità di vedere mantenuti sul territorio i Servizi Sanitari e di Assistenza, senza i quali inevitabilmente una Comunità si impoverisce.
“È una richiesta che vogliamo portare all’attenzione dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), dei Consiglieri Regionali e dei Parlamentari eletti nel nostro territorio, perché non possiamo restare inermi di fronte ad una situazione che rischia di aggravarsi ulteriormente e che tutte le Istituzioni ormai conoscono da tempo.
Promuovere la medicina del territorio è un obiettivo che dobbiamo perseguire e passa inevitabilmente dalla valorizzazione del ruolo dei medici e degli operatori sanitari che in questi lunghi mesi, hanno dato prova di grande capacità operativa nell’affrontare l’emergenza sanitaria che stiamo affrontando”.