Ieri sera si è svolto il primo dei cinque appuntamenti di “Parlando con voi”, il talk della durata di mezz’ora, in cui Michele de Pascale sindaco per Ravenna 2021 si confronta con i protagonisti e le protagoniste di diversi settori sui temi che riguardano la città.
Ieri sera si è parlato di Commercio e Centro storico con Mauro Tagiuri presidente di Confesercenti Ravenna, e Alice Branzanti, presidente Terziario Donna di Confcommercio, e il contributo di testimonianze di diversi esercenti che hanno proposto critiche e suggerimenti.
Tra i tanti temi di confronto affrontati, de Pascale ha annunciato “due importanti nuovi progetti di valorizzazione del centro storico: il primo, un intervento di riqualificazione e rigenerazione di via Diaz, in dialogo con i privati”.
“Io penso che via Diaz – ha osservato de Pascale – abbia pagato molto una situazione che negli anni era effettivamente diventata pesante nella zona della stazione e nei giardini Speyer. Ora, a seguito di ciò che è stato fatto in termini di riqualificazione e rigenerazione in quelle aree, anche rispetto a un accesso più agevole e gradevole alla Darsena e prendendo atto che per alcuni imprenditori si tratta di una strada che è stata ritenuta interessante, ci sono le condizioni per mettere in cantiere da subito nel prossimo mandato un intervento speciale su via Diaz come prima porta di accesso e accoglienza al centro storico”.
“Il secondo progetto per mettere a valore un’altra area importante del centro storico – ha continuato de Pascale – è un intervento strutturale sul Palazzo della Banca d’Italia e su quello dell’Ex Anagrafe. L’idea sarebbe quella di riportare anche nella sua sede originale lo sportello anagrafico. Paradossalmente il centro storico è l’unico luogo del nostro vasto comune dove manca la possibilità di fare la carta d’identità e ricevere i servizi anagrafici. Stiamo ragionando di un’operazione pubblico-privata per realizzare appartamenti nei piani superiori e, con quelle risorse, intervenire sul piano terra per riportarvi l’anagrafe. In parallelo c’è un dialogo aperto con lo Stato che ha proprio un progetto in corso per concentrare i servizi statali delle città in un unico luogo, che potrebbe essere l’edificio della Banca d’Italia. Si tratterebbe di un intervento che porterebbe a nuova vita un angolo bellissimo del nostro centro ora purtroppo poco valorizzato”.