Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenterà del 40% e tutto questo succede perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta.
Il sistema liberista sta lavorando con la speculazione sulle materie prime e questo succede in tutti i settori e su molti materiali: rame, ferro e acciaio, poi mais, caffè, grano, soia, e ancora legname, semiconduttori, plastica e cartone per imballaggi. E il gas naturalmente.
La ripresa economica dopo il lockdown ha creato una serie di colli di bottiglia, dove la forte domanda è di gran lunga superiore all’offerta tenuta bassa volutamente.
Ma su questo si sorvola, in fondo il “mercato e le grosse aziende” sono sacre.
Non si puó certo criticarle e additarle come responsabili di situazioni come questa.
Come fare allora a trovare il capro espiatorio da dare in pasto al popolo arrabbiato e rimediare anche un po’ di voti? Sentite il massimo campione locale della difesa ad oltranza dell’Oil&Gas, dei camion a profusione, del cemento ovunque e grande difensore dell’ENI e di Saipem:
“Giannantonio Mingozzi, candidato dell’Edera, considera il prevedibile rincaro della bolletta energetica di luce e gas “una lezione per coloro che si ostinano ad opporsi all’utilizzo delle risorse energetiche italiane e dell’Adriatico, capaci di limitare lo strapotere dei Paesi produttori ed il rincaro dei prezzi e delle materie prime; se continuiamo ad illuderci che la transizione ecologica sia dietro l’angolo e non difendiamo con decisione le nostre imprese dell’off-shore, la cattura del Co2, gas e metano in produzione, idrogeno ed eolico, a farne le spese sarà sempre la bolletta, le famiglie e le imprese che la pagano!”
Perciò, se capiamo bene, la responsabilità degli aumenti è solo degli ambientalisti come noi e di tutti i movimenti che agiscono concretamente per la vera transizione ecologica.
Complimenti veramente, grande invenzione mediatica pur di non cambiare nulla.
Ma purtroppo pensiamo che la vostra azione sia molto peggio.Temiamo che vi stiate attrezzando per mitigare le richieste più decise del mondo ambientalista e soprattutto per fare in modo che la partita favorisca le corporation e i loro mega profitti, con i costi scaricati unicamente sulle famiglie e i lavoratori.
Peccato che esistano ancora “rompiballe” come noi di Potere al Popolo per cui l’ecologismo non è “giardinaggio” e greenwashing ma parte di analisi e azioni ben decise e diverse.
Lotteremo sempre per una visione diversa del futuro, ce lo chiedono l’ambiente allo stremo, la subsidenza del nostro territorio, i mutamenti climatici e soprattutto il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Il governo intervenga immediatamente per evitare questi aumenti come già avviene in altri paesi come la Spagna.