Nei giorni scorsi, durante l’analisi delle merci in arrivo al terminal container di Ravenna, i funzionari dell’Agenzia delle Accise Dogane, e Monopoli dell’Ufficio di Ravenna e i militari della 2° Compagnia della Guardia di Finanza di Ravenna hanno sottoposto a fermo amministrativo 588 motori elettrici poiché non possedevano le istruzioni in lingua italiana con sospensione dello svincolo doganale e contestuale segnalazione al MI.S.E. quale Autorità di vigilanza sul mercato.
Inoltre è emerso che l’importatore non ha mai provveduto all’iscrizione nell’apposito registro delle società che importano e commercializzano apparecchiature elettriche ed elettroniche (A.E.E.).
Soltanto a seguito della verifica dell’avvenuta iscrizione nell’apposito registro e alla predisposizione delle istruzioni in lingua italiana l’importatore ha ricevuto il consenso all’immissione sul mercato. Nel contempo nei confronti dell’importatore italiano, una società forlivese, è stata comminata una sanzione amministrativa in misura ridotta pari a oltre 34mila euro, se pagata entro 60 giorni.
Le autorità sottolineano come le apparecchiature elettriche ed elettroniche, in caso di malfunzionamento, possono provocare anche incidenti gravi per l’incolumità fisica degli utilizzatori.