Nell’anno dedicato alle celebrazioni dantesche, il Museo Civico delle Cappuccine promuove una mostra che porta a Bagnacavallo le opere che il maestro del Novecento Aligi Sassu (Milano, 1912 – Pollença, 2000) ha dedicato al grande poema tra il 1981 e il 1986.

La mostra Come una fiamma bruciante. La Commedia di Dante secondo Aligi Sassu (4 settembre 2021 – 9 gennaio 2022), organizzata dal Comune di Bagnacavallo in collaborazione con l’Archivio Aligi Sassu, esporrà il ciclo di oltre 110 opere pittoriche, non esposto al pubblico nella sua interezza da oltre venti anni.

Artista a tutto tondo, Aligi Sassu nel corso della sua carriera si è più volte cimentato nell’illustrazione dei grandi testi della letteratura italiana e straniera. Per sua stessa ammissione, il lungo confronto della Commedia è stato tuttavia un’esperienza unica «non una prova illustrativa di pura rappresentazione, ma una drammatica determinata azione. Affondare il bisturi nella carne viva della mia pittura». Intenzione dell’artista milanese non era infatti illustrare pedissequamente i canti danteschi, bensì entrare in sintonia con Dante stesso e con l’atmosfera che si respira leggendo il Poema. Per raggiungere questo scopo Aligi Sassu, grazie agli intensi e vivi colori acrilici, dà vita a una serie di opere che trasformano la musicalità delle celebri terzine in una emozionante sinfonia cromatica.

Elemento che caratterizza l’artista milanese sin dai suoi esordi è il colore, indiscusso  protagonista anche della suite di tavole dantesche. Sono colori squillanti che trascendono le regole della realtà e che immergono in un universo emotivo adatto a rappresentare la complessità della Commedia.

Come per Dante il confronto con i dannati e i beati è un’occasione di meditazione e bilancio della propria vita, così per Sassu, ormai giunto alla soglia dei 70 anni, le tante anime del Poema lo portano a scandagliare la propria vita personale e artistica. Parallelamente alla partecipazione umana del pittore di fronte agli interrogativi esistenziali che sorgono dalla lettura delle celebri terzine, nelle tavole dantesche si può trovare un’eco delle diverse fasi artistiche attraversate da Sassu, dall’iniziale e breve adesione al Futurismo, al periodo degli Uomini Rossi, alla produzione d’arte sacra.

Il progetto espositivo si pone come un invito a compiere un emozionante viaggio attraverso le tavole dantesche cariche di colore e passione, un lento cammino che porta dal buio degli inferi, del dolore e del peccato alla luce dell’empireo, così che ognuno possa compiere quel percorso di purificazione che è sostanza del “poema umano” dantesco, interpretato da Sassu nei suoi intenti più profondi e in modo totalmente originale.

La mostra Come una fiamma bruciante. La Commedia di Dante secondo Aligi Sassu, curata da Patrizia Foglia e Martina Elisa Piacente con la collaborazione di Diego Galizzi e Carlos Julio Sassu Suarez, aprirà al pubblico sabato 4 settembre alle 18, presso il Museo Civico delle Cappuccine. Per partecipare all’inaugurazione (posti limitati) è necessaria la prenotazione telefonando allo 0545 280913 oppure scrivendo a centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it

La mostra è patrocinata dal servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna e dal Comitato per le celebrazioni dantesche del Comune di Ravenna, e sostenuta da Edison Stoccaggio.

Aligi Sassu è stato uno dei protagonisti del panorama artistico italiano del Novecento. Artista a tutto tondo, si è dedicato alla pittura, all’incisione, alla ceramica, alla scultura, alla scenografia teatrale, all’arte delle vetrate e del mosaico.

A soli sedici anni espone alla XXVI Biennale di Venezia nella sala dedicata al Futurismo, corrente dalla quale si smarca tuttavia molto presto per trovare la propria  strada in una poetica originale sospesa tra mito e realtà che prende forma nelle serie degli Uomini Rossi e dei Ciclisti. Negli anni ‘30, in Italia e nel corso di due viaggi a Parigi, entra in contatto con tutte le personalità artistiche e critici d’arte più importanti, tra cui Lucio Fontana, Giacomo Manzù, Carlo Carrà, Luciano Anceschi, Raffaele De Grada, Edoardo Persico. Di famiglia antifascista, è attivamente impegnato nella propaganda politica contro il regime e nel 1937 viene per questo condannato a 18 mesi di carcere. Si avvicina a una concezione realista dell’arte, e dà vita a intensi dipinti contro i fascismi e la guerra. Sempre sospeso tra tematiche mitologiche e del quotidiano, dà vita alle serie dedicate alle Battaglie, ai Caffè, alle Maison Tellier, ai Concili. Nel dopoguerra intensa è la partecipazione a mostre e manifestazioni artistiche di rilievo internazionale, e inizia ad avvicinarsi alla ceramica, alla scultura, al mosaico, alla scenografia e alla pittura murale. Dalla metà degli anni ‘60 passa lunghi periodi a Maiorca, dove trova una nuova giovinezza e dà vita a opere dai cromatismi accesi e mediterranei. Fino agli ultimi anni della sua vita continua ad esporre, a lavorare e ottenere commissioni, tra cui la più importante è la realizzazione della pittura murale di 150 metri quadrati in ceramica I miti del Mediterraneo per la nuova sede del Parlamento europeo a Bruxelles.

Da sempre appassionato di letteratura, nonché amico di scrittori e poeti come Salvatore Quasimodo, Aligi Sassu ha illustrato diversi testi della cultura italiana, tra i quali L’Orlando Furioso di Ariosto, I Promessi Sposi di Manzoni e la Commedia di Dante.

Orari della mostra:

martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; da venerdì a domenica 10-12 e 15-19;

chiusura il lunedì e i post-festivi;

aperture serali straordinarie fino alle 24 dal 24 al 29 settembre.

Ingresso gratuito. Gli accessi saranno contingentati, varranno le regole del green pass e sarà necessario l’uso della mascherina.