Sbalorditi da quello che ci ha raccontato una signora di 72 anni che ha passato 12 ore in pronto soccorso chiediamo lumi al Sindaco Michele De Pascale come primo responsabile della sanità ravennate perché ancora ad oggi siamo tollerate queste situazioni. La signora dopo aver fatto un primo accesso in pronto soccorso giorni fa per sintomi vari emersi dopo la prima vaccinazione covid ed aver seguito le istruzioni del pronto soccorso stesso di contattare la guardia medica turistica, visti peggiorare i propri sintomi si reca nuovamente alle 9 di mattina di venerdì 23 luglio al pronto soccorso. Dopo non poche insistenze per farsi prendere in carico viene sistemata su una barella. Dopo ben 6 ore viene visitata .
In queste 6 ore la signora già stressata fisicamente da sintomi debilitanti ha dovuto subire lo stress psicologico di appurare che non c’era differenza di “parcheggio barelle” tra chi era in pronto soccorso in attesa di tampone covid e chi no, con tanto di servizi igienici in comune, e non c’era possibilità di bere in quanto il distributore automatico dell’acqua era accessibile solo agli operatori del ps.
L’agonia della signora continuerà per altre 5 ore tra esami vari e solitudine sulla barella.
Non vogliamo assolutamente criticare il lavoro degli operatori ma l’organizzazione del pronto soccorso si che non può ancora ad oggi permetter che che si creino situazioni di questo tipo e forse questo non è neanche uno dei casi limite. Quanti medici erano in servizio per ogni turno di pronto soccorso venerdì ? L’evidenza è che fossero veramente pochi. Il sindaco riferisca perché in tutto il suo mandato la situazione del pronto soccorso è andata via via peggiorando invece di migliorare.