I Militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Ravenna, all’esito di una complessa indagine di polizia giudiziaria, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 3 soggetti, residenti nella provincia ravennate, e sottoposto a sequestro 220 orologi e 1.300 articoli tra confezioni e certificati di garanzia recanti i marchi falsi dei noti brand ROLEX® e OMEGA®, nonché una somma di denaro contante di € 965,00 e alcune carte poste pay utilizzate per il commercio illegale.
L’attività di indagine, coordinata e diretta dalla Dott.ssa Angela Scorza, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna ed eseguita dai finanzieri della Compagnia di Faenza, ha permesso di accertare che i falsi venivano acquistati direttamente in Cina tramite piattaforme on-line ad un prezzo di circa € 43,00 (50 dollari) cadauno e venivano fatti recapitare agli indagati con spedizioni appositamente frazionate in piccole quantità e destinate a cinque distinti indirizzi tra Faenza e Brisighella, così da non destare sospetti ed eludere eventuali controlli da parte delle autorità doganali. Quindi gli orologi contraffatti venivano rivenduti, ad un prezzo maggiorato oscillante tra i 160 ed i 200 euro a seconda del modello, a centinaia di clienti in tutta Italia tramite la “vetrina” virtuale del Marketplace di Facebook.
Proprio dal monitoraggio della citata vetrina virtuale, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Faenza avevano notato il profilo di un uomo faentino che metteva in bella mostra le foto e i video riproducenti i dettagli degli orologi poi sequestrati, pubblicizzandoli come “perfetti sotto ogni punto di vista” e completi di borsa shopper, scatola, cofanetto e, addirittura, relativo certificato di garanzia. La qualità realizzativa dei falsi e la capacità affabulatrice del venditore permettevano di intercettare sempre nuovi clienti sull’intero territorio nazionale, tanto da aver raggiunto in breve tempo quasi mille iscritti nel gruppo social.
Le perquisizioni domiciliari, eseguite su disposizione dell’Autorità Giudiziaria Ravennate, hanno permesso di rinvenire e sequestrare numerosi articoli ancora nella disponibilità del venditore e pronti ad essere immessi nel mercato elettronico, tra cui diversi orologi Omega Seamaster (anche nelle versioni Limited Edition), Rolex Submariner, Datejust, Milgauss, Sea-dweller, GMT-Master II e Yacht-Master, corredati da tutti gli accessori e dalla documentazione certificativa, naturalmente anch’essa falsa, nonché la somma in contanti di euro 965,00 incassata nel solo giorno dell’intervento.
Inoltre l’esame del materiale informatico e dei documenti sequestrati, ha permesso di identificare 121 acquirenti finali residenti in diverse province italiane, che sono stati identificati e già sentiti in atti dai Reparti della Guardia di Finanza competenti territorialmente e che ora dovranno rispondere amministrativamente dell’incauto acquisto con una sanzione pecuniaria oscillante tra 100 e 7.000 euro per ogni prodotto contraffatto acquistato (ai sensi dell’art. 1, comma 7, del D.L. n. 35/2005). La loro posizione è poi all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria per un’eventuale contestazione del reato di ricettazione.
Il responsabile del commercio illegale, identificato in un faentino di 53 anni, è stato deferito, in concorso con altri due suoi familiari residenti nella bassa Romagna, alla Procura della Repubblica di Ravenna per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione previsti e puniti dagli artt. 474 e 648 del Codice Penale.
Sono in corso i conseguenti approfondimenti finalizzati all’esatta quantificazione dei proventi realizzati nell’ambito dell’attività delittuosa che saranno oggetto di segnalazione all’Agenzia delle Entrate per il loro recupero a tassazione quali profitti illeciti non dichiarati al Fisco.
L’attività testimonia, ancora una volta, il quotidiano impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alle condotte fraudolente ed alle pratiche commerciali illecite e sleali a tutela dei consumatori, nonché dei rivenditori ufficiali e delle stesse aziende che subiscono i danni della contraffazione dei loro prodotti.