Consegnato sabato 3 luglio 2021 al Capanno Garibaldi a Ravenna, un mosaico raffigurante Giuseppe Garibaldi, realizzato dai giovani mosaicisti del Dis-ORDINE Lorenzo Baruzzi, Giulia Baschetti, Matteo Castelvetro, Marika Dall’Omo, Davide Laghi, Sofia Laghi, Chiara Sansoni, Beatrice Santi, Angela Aurora Tramarin da un progetto di Stefano Babini con il coordinamento di Elena Pagani, Marcello Landi e Edoardo Missiroli.
Alla cerimonia di inaugurazione si sono succeduti diversi interventi, sia per ringraziare reciprocamente tutte le parti coinvolte, sia per sottolineare l’importanza della qualità del mosaico ravennate. Il Vice Sindaco del Comune di Ravenna Eugenio Fusignani ringrazia Giannantonio Mingozzi per il fervido impegno a sostenere tali iniziative che legano il mosaico alla Ravenna risorgimentale, Maurizio Mari per la Società Conservatrice del Capanno e Mingozzi, ricordano che per la prima volta un’opera musiva dedicata a Garibaldi viene posta, nell’anniversario della sua nascita, all’interno del Capanno, una delle mete risorgimentali e patriottiche più visitate d’Italia. Un sito che ben si addice a rappresentare anche la storia delle scuole di mosaico ravennati che vanno rilanciate e tutelate, sottolineano Fusignani e Vasi, rinnovando l’impegno del PRI e dell’Amministrazione di Ravenna in questa direzione, per non disperdere un patrimonio straordinario della nostra storia. Elena Pagani docente al Liceo Artistico di Ravenna riafferma una richiesta di aiuto per la tutela dell’insegnamento del mosaico a Ravenna con l’ufficializzazione del codice e anche con l’istituzione di un organo di controllo a garanzia della qualità del mosaico bizantino ravennate.
Il prof Landi, Presidente dell’Associazione Dis-ORDINE ex-preside dell’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna, nel presentare l’opera in mosaico ne enfatizza le caratteristiche materiali e l’introduzione della bioplastica, donata all’Associazione Dis-ORDINE da NOVAMONT, che per la sua linearità si presta perfettamente a rappresentare i segni grafici del progetto pittorico del fumettista Sefano Babini, ex-allievo dell’Istituto d’Arte che vanta collaborazioni fin dai primi Anni Novanta con disegnatori come Hugo Pratt e importanti testate come la Rivista Aeronautica, la Gazzetta dello Sport, Donna Moderna e Vanity Fair oltre a far parte dello staff dei disegnatori di Diabolik. Coglie l’occasione per donare alla Società del Capanno Garibaldi un disegno di Antonio Rocchi, tra i fondatori dell’Istituto d’Arte e anche partigiano, raffigurante Garibaldi a Teano.
Il mosaico, in marmo bianco di Carrara, smalto vetroso, smalto d’oro e bioplastica sarà posizionato all’interno del Capanno assieme a tantissimi altri cimeli tanto che il prof Landi suggerisce di installare una web cam affinchè la preziosa collezione possa essere visibile in qualsiasi momento da qualsiasi parte del mondo, in linea con la politica globale dell’Eroe dei Due Mondi.