La 21esima edizione del festival Corti da Sogni – Antonio Ricci ha i suoi vincitori. Al termine di otto giornate di cinema, sempre accompagnate da un pubblico molto numeroso, sabato 26 giugno si sono svolte le premiazioni della manifestazione – organizzata in collaborazione con il Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, con la Uicc, con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – all’Arena del Sole di Lido di Classe.
“La versione del festival sotto le stelle è stato un successo – commentano i membri del circolo Sogni -; opere di grande qualità, affiancate da una risposta straordinaria del pubblico in sala, hanno reso queste giornate una vera rinascita per la manifestazione dopo il lungo stop imposto dal Covid. In attesa del ritorno del festival al teatro Rasi di Ravenna, la cornice dell’Arena del Sole si è dimostrata perfetta e sicuramente si sono create le premesse per avviare ulteriori progetti con l’associazione Solaris, che cura la programmazione estiva di questo luogo che è un punto di riferimento per molteplici attività cinematografiche e culturali. Nella speranza che a breve si possa tornare alla normalità, il circolo Sogni è già al lavoro per i prossimi eventi e per proseguire nei numerosi laboratori di cinema, nelle scuole del territorio, che non si sono mai interrotti, nonostante tutte le difficoltà dovute alla pandemia. I cortometraggi – concludono gli organizzatori – sono uno strumento per leggere l’attualità e l’evoluzione della società; in queste otto giornate ne abbiamo proposti oltre 60 provenienti da 30 Paesi diversi (tutti i sottotitoli a cura di Les Bompart Produzioni). Anche quest’anno le varie sezioni hanno premiato opere di profondo interesse, ironia e impegno che hanno affrontato, a volte con leggerezza a volte in maniera drammatica, temi come la violenza sulle donne, lo sfruttamento del lavoro, la difesa dell’ambiente e di uno sviluppo sostenibile, le differenze di genere (anche nelle donne dotate di superpoteri), le condizioni di vita di chi vive in un paese straniero, i viaggi della speranza e tanto altro ancora”.
I corti premiati
Il regista Gianluca Zonta e l’attore Giga Imedadze sono saliti sul palco per ritirare il premio Made in Italy, grazie al cortometraggio Pizza Boy che affronta una duplice tematica: lo sfruttamento dei riders e la condizione degli stranieri in Italia. Zonta racconta la storia di un portapizza che, armato di scooter tra le vie di Bologna, farà di tutto per non perdersi la nascita del figlio e conservare il posto del lavoro. Con il grande attore Roberto Herlitzka. Il premio “Made in Italy” è stato consegnato da Walter e Rosanna Ricci. La giuria era formata da Franco Calandrini (fondatore e direttore artistico Ravenna Nightmare Film Festival), Matteo Cavezzali (scrittore e direttore artistico ScrittuRa Festival) e Corrado Ravaioli (giornalista ed esperto di comunicazione).
La serata di premiazione si era aperta con protagonisti gli studenti della scuola media Guido Novello, classi Terza D e Terza E che, coordinati dalle professoresse Rossana Ballestrazzi e Marina Miceli, hanno ricoperto il ruolo di giurati e hanno premiato il cortometraggio lussemburghese Portraist di Neshvad Cyrus dove un nonno pittore trova il modo di aiutare la nipotina costretta a letto da una insidiosa malattia. Armato di pennelli e colori, il nonno saprà restituire la forza di vivere alla giovane protagonista.
Il premio del pubblico, “Creatività in Corto”, è andato al regista italiano Daniele Lince che ha firmato Fulmini e Saette. L’ironico e divertentissimo corto ha per protagonista la Donna Saetta (interpretata da Carolina Crescentini) che, appena dopo aver salvato decine di vite da un incidente in città, deve tornare a casa a preparare la cena all’ignaro marito. Fulmini e Saette ha avuto la meglio su Pallo del finlandese Teemu Varonen che invece racconta l’amletica incertezza di un giovane che deve decidere tra una serata con la donna dei suoi sogni e la sua passione per il calcio.
La serata è proseguita con l’assegnazione di Sogni d’oro (categoria riservata ai cortometraggi extra Ue). La giuria – composta da Gabriele Marino (regista), Alessandro Renda (attore e regista teatrale) e Juan Riedinger (attore e regista) – ha premiato l’iraniano Funfair di Kaveh Mazaheri dove una famiglia architetta un modo, decisamente pericoloso, per riscuotere dei soldi da un’assicurazione. Ma non tutto andrà nella direzione giusta.
I giurati Flavio Fabbri, Camilla Panebarco e Angelina Maestri hanno invece premiato, per la categoria di animazione dedicata al grande incisore ravennate Giuseppe Maestri, il bellissimo e toccante Song Sparrow di Farzaneh Omidvarnia. Il regista iraniano realizza un commovente cortometraggio che fa riflettere sulla condizione dei migranti che cercano in qualsiasi modo, e sostenendo rischi elevatissimi, di raggiungere luoghi dove cominciare una nuova vita.
Il prestigioso European Sogni Award – per la giuria di Tiziano Gamberini (presidente Cinemaincentro), Renout Hellental (regista) e Gerardo Lamattina (regista) – è andato al corto belga A sister della regista Delphine Girard che racconta con grande efficacia e ritmo il tentativo della polizia di salvare una donna che si trova in auto con un uomo violento e pericoloso. La donna si mette in contatto con la polizia fingendo una telefonato con la sorella.
Il premio Frequenze in corto, riservato ai videclip, è andato all’onirico e ammaliante Fucking down (canzone dei Fatal Tiger) realizzato dalla regista spagnola Amanda Lago.