Il 21 maggio scorso, Lista per Ravenna, tramite il proprio capogruppo Alvaro Ancisi, ha interrogato il sindaco sull’ampliamento dell’impianto di trattamento e recupero dei rifiuti inerti situato in via Bartolotte a Piangipane, unico impianto del genere nella provincia di Ravenna atto a smaltire e a recuperare, mediante un’attrezzatura fissa e un frantoio mobile, i rifiuti dell’edilizia: cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, miscele bituminose.

L’avviso pubblico emesso dalla Regione perché si potessero presentare osservazioni al progetto, è scaduto senza che ne sia stata presentata nessuna. La notizia era però arrivata a Piangipane a termini scaduti, sollevando sorpresa per la sua scarsa pubblicizzazione. La modifica consiste nell’aumento delle quantità di rifiuti trattabili da 100 mila tonnellate l’anno a 150 mila, che però comporta – e questo, più che altro, preoccupa la popolazione del territorio – un aumento di 5.250 mezzi pesanti diretti all’impianto, rispetto agli attuali 12.250. Il collegamento con via Bartolotte è dato infatti da via Canala, strada comunale molto stretta, principale via di collegamento tra Ravenna e Piangipane, la cui pericolosità è testimoniata da una lunga e ininterrotta serie di incidenti. Si teme dunque che l’incremento del traffico pesante possa produrre una maggiore sinistrosità. Inoltre, il progetto presentato nulla proponeva sulle emissioni di polvere per il transito dei mezzi su via Bartolotte, tipica strada di campagna non asfaltata, la cui percorrenza, in assenza di piogge, solleva notevoli nuvoloni.

La risposta, data dall’assessore all’Ambiente Baroncini in consiglio comunale, nulla ha potuto opporre, ovviamente, all’aumento del 50 per cento dei mezzi pesanti sull’impropria direttrice di via Canala, salvo rinunciare ad un progetto vantaggioso per il riciclaggio dei rifiuti inerti. Se mai si potrebbe obiettare che, nell’intera provincia, servirebbe un altro impianto del genere più spostato sul faentino, così anche da ridurre i transiti su strada dei mezzi pesanti impiegati in tale attività.

L’interrogazione è stata però utile per sollevare almeno in parte via Bartolotte da carreggiata di campagna inadatta a sopportare tanto sovraccarico di peso e di polveri sollevate. Il Comune di Ravenna ha infatti deciso di richiedere alla società titolare dell’impianto – ha riferito Baroncini – di sottoscrivere un atto di accordo che l’impegna ad eseguire interventi periodici di manutenzione della strada. ARPAE, Agenzia Regionale per l’Ambiente, d’intesa col servizio Strade del Comune, ha inoltre prescritto, in relazione alla diffusione delle polveri, che sia asfaltato il piano stradale di via Bartolotte nei primi 200 metri a lato della via Canala, dove sono presenti le uniche abitazioni.