Nel primo trimestre del 2021, gli stimoli introdotti a sostegno del settore delle costruzioni, associati alla capacità organizzativa delle imprese, hanno prodotto esiti positivi ed hanno permesso di contro-bilanciare gli effetti della pandemia ancora in atto; i risultati tendenziali di questo periodo risentono però del confronto con il primo trimestre 2020, che ha fatto registrare forti contrazioni segnato dall’impatto della crisi sanitaria, dalle misure di distanziamento sociale e dalle conseguenti sospensioni delle attività.
Secondo l’indagine sulla congiuntura, condotta dalla Camera di commercio di Ravenna, in collaborazione con il sistema camerale dell’Emilia-Romagna, l’osservazione del dato tendenziale evidenzia per il primo trimestre dell’anno, segnali di ripartenza con una una inversione di tendenza per il fatturato del settore, che mette a segno un incremento, pari a +1%, dopo la caduta del -14,4% registrata nel primo trimestre del 2020; il risultato è migliore anche rispetto a quello pre-pandemia, ovvero di quello ottenuto nell’analogo trimestre del 2019 (-0,7%) e va molto meglio anche rispetto al primo trimestre del 2018, in cui il fatturato del settore edile ravennate aveva subito un decremento tendenziale pari a -4,6% (rispetto al corrispondente trimestre dell’anno prima).
Nel trimestre di apertura del 2021, segno più anche per il fatturato dell’artigianato provinciale delle costruzioni che realizza, rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, un +2,2%. Per l’industria delle costruzioni della regione Emilia-Romagna continua la tendenza positiva, ma risulta di minor velocità, con una intensità relativa pari a +0,5% .
Con le misure di incentivazione adottate dal Governo a sostegno del settore, della sicurezza sismica e sostenibilità ambientale, si ammortizza l’impatto effettivo delle misure per il contenimento della pandemia sul settore, che è stato tra quelli più colpiti per il blocco delle attività. Con i primi mesi del 2021 l’edilizia ravennate sembra ripartire nonostante qualche criticità, tra cui quella rappresentata dall’aumento rilevante dei prezzi di alcune materie prime (in parte dovuta anche dalla forte ripresa economica trainata da Cina e Usa che ha causato un’impennata della domanda di commodity).
Per quanto riguarda l’a ndamento rispetto al trimestre precedente, nei primi tre mesi del 2021, gli indicatori congiunturali valutati in forma di giudizio (stabilità, diminuzione, aumento) sono positivi per la produzione e negativi, invece, per il volume di affari, con un saldo che comunque riesce a rimanere contenuto. Per entrambe le variabili, permane la maggioranza di imprese che ha segnalato di non aver osservato variazioni significative, con quote anche in aumento rispetto all’indagine precedente.
Le previsioni delle imprese edili ravennati convergono verso l’aspettativa di tendenze in miglioramento per quanto riguarda il fatturato complessivo; per i successivi tre mesi (aprile-giugno 2021) gli imprenditori sono piuttosto ottimisti, grazie ad un clima di fiducia maturato con l’introduzione del bonus 110% e con il miglioramento della situazione sanitaria. La quota dei pessimisti cala, si incrementano le imprese ottimiste ed il saldo tra chi prevede aumenti rispetto a chi ipotizza riduzioni ritorna in campo positivo (+19,7%) La prospettiva di un rimbalzo positivo o per lo meno la speranza di un ulteriore recupero, per il trimestre di estivo, viene avvalorata dagli operatori del settore. Consideriamo inoltre che è praticamente stabile la quota delle imprese del campione che confida nel breve periodo di riuscire a mantenere almeno invariata l’attività.
Secondo le previsioni elaborate ad aprile scorso da Prometeia – “Scenari per le economie locali” – nella nostra provincia nel 2021 la ripresa, parziale in tutti i settori, per le costruzioni si aggancerà con maggior vigore (+13,9% l’incremento del valore aggiunto del comparto, rispetto all’anno precedente), traendo ampio vantaggio dalle misure introdotte a favore della ristrutturazione edile e dai piani di investimento pubblico.
L’analisi della base imprenditoriale del settore delle costruzioni, mette in evidenza che la consistenza delle imprese, al 31 marzo 2021, conta 5.175 imprese attive al Registro Imprese di Ravenna, che rappresentano il 15,3% del totale delle imprese operative provinciali. Per quanto riguarda la forma giuridica, il 73,2% delle imprese edili ravennati è organizzata sotto forma di impresa individuale.
Secondo la lettura temporale dei dati, rispetto allo stesso trimestre del 2020, il numero totale delle imprese attive del settore è aumentato di 41 unità, pari a +0,8% in termini percentuali. Nel periodo in esame, l’andamento in termini di velocità relativa, risulta migliore in regione (+1%) ed anche in ambito nazionale (+1,7%). Se il confronto viene effettuato con il primo trimestre dell’anno pre-Covid, per la provincia di Ravenna ritroviamo una flessione pari a – 0,8% ed un saldo negativo corrispondente a 43 imprese in meno.
In un confronto temporale più ampio ed in particolare negli ultimi 5 anni, il calo delle imprese edili è risultato di 275 unità, pari a -5%; il saldo negativo è però progressivamente diminuito negli ultimi anni, con qualche discontinuità, partendo dal -708 del primo trimestre del 2016. Sono segnali negativi che hanno le radici negli anni precedenti.