É iniziata la campagna elettorale. I ravennati se ne sono accorti dalla dinamicità del dibattito politico, ma poco sino ad ora dai contenuti emersi.
A tal proposto, mi preme evidenziare ¡l tema del cosiddetto ‘biglietto unico’ che coinvolge anche i beni gestiti dalla Opera di Religione di Ravenna e Cervia . Ogni tanto qualcuno se ne ricorda, poi l’oblio. Comprendo, è un tema scomodo. Del resto da decenni ogni ente fa “parrocchia” a sé.
L’amministrazione comunale gestisce parte del suo patrimonio, il Mibac altri, e l’Opera di Religione cinque di quelli rientranti nei monumenti tutelati dall’Unesco. Ebbene ad oggi, nonostante i tanti enunciati, in ultimo anche un breve passaggio nei primi mesi dall’insediamento del de Pascale, poi più nulla. Lo ripetiamo: il biglietto unico è una priorità. Il problema, sollevato da più parti, è dato dalla mancata volontà dell’Ente religioso di trovare una soluzione. La difficile gestione delle biglietterie, un costo troppo elevato del biglietto ma il problema, detto in parole povere, è che il turista viene a Ravenna per il patrimonio gestito dall’Opera di Religione. Perché allora condividere la ‘torta’ con altri soggetti?
Questa posizione, seppur accettabile in passato, penso non possa più essere attuale. Le sfide oggi si giocano per competitività e offerta complessiva, Per questo il biglietto unico, che possa anche comprendere transfert e collegamenti oltre ai monumenti della Curia, diventa una priorità.
Vale la pena inoltre ricordare le finalità dei Patti Lateranensi stipulati tra Stato e Chiesa nel 1929, ma in modo particolare quanto ratificato con la legge del 25 marzo 1985. In essa all’art. 12 si legge: «La Santa Sede e la Repubblica Italiana….concorderanno opportune disposizioni per la salvaguardia, la valorizzazione e il godimento dei beni cul turali di interesse religioso appartenenti ad enti e istituzioni ecclesiastiche». La gestione del biglietto unico, così come altre azioni, rientrano perfettamente in tale accordo, ed ora diventa pertanto una necessità, quella di promuovere e valorizzare insieme alla Amministrazione pubblica il patrimonio ecclesiastico.
Su questo la Pigna si impegna , garantendo che Veronica Verlicchi sarà in grado di portare una migliore e più complessiva valorizzazione della offerta turistica della città nella sua globalità.