Nel pomeriggio di mercoledì la sede di Romagna Tech, in via Granarolo 62, ha ospitato la riunione settimanale dell’amministrazione manfreda. È stata l’occasione per presentare le attività del Polo Tecnologico faentino, un esempio di grande eccellenza nel settore.
Dopo la riunione, il presidente di Romagna Tech, Enrico Sangiorgio, assieme a Daniele Nanni responsabile del Corso in Chimica dei Materiali e Dario Monti, dell’Area Sturt-Up di Romagna Tech, hanno accompagnato gli amministratori nei diversi locali, sedi di start-up e all’Incubatore d’impresa, 1700 mq su due piani, divisi tra laboratori, al piano terra e uffici al primo piano.
Attualmente, sette le realtà imprenditoriali residenti nell’Incubatore faentino che si occupano di innovazione in temi che spaziano dal settore medico, come la Greenbone Ortho, che sperimenta l’uso di materiali vegetali da innestare in ambito osseo, a Eutronica, startup che si occupa di robotica industriale, per passare dal food-tech di LioCreo che realizza frutta del territorio liofilizzata fino a una impresa impegnata nello sviluppo turistico del Treno di Dante.
Romagna Tech impiega 20 addetti nelle sue due divisioni: il laboratorio di ricerca industriale e quello per l’innovazione. Decine, nel corso della sua operatività le sturt-up di impresa accompagnate dai primi passi sino all’espansione, molte delle quali diventate punto di riferimento nei diversi settori tecnologici.
“Portare le riunioni di Giunta fuori Palazzo Manfredi -ha detto il sindaco di Faenza, Massimo Isola- sarà una occasione per conoscere importanti realtà strategiche del nostro territorio e del tessuto economico. Prossima tappa sarà al Polo di Tebano, dove dopo la discussione incontreremo i ricercatori”.